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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   alto invece di prolungarsi al basso ed il movimento che ne risulta è evidentemente analogo. L'applicazione di questo telaio fu estesa a numerosi articoli ai quali non pareva a prima giunta che si potesse arrivare^ Per molte specialità si riuscì a trarne un partito assai vantaggioso imperocché, con alcune brevi aggiunte, si arriva persino a tesser due stoffe in una volta le quali poscia si separano. Col telaio Jacquard si fabbricano anche velluti e stoffe ovattate a disegni.
   La parte principale dell'invenzione di Jacquard consiste nell'applicazione dei cartoni forati secondo i disegni che si vogliono ottener nei tessuti. L'azione della leva maneggiata dal lavorante si trasmette pei varii organi della macchina ai fili dell'ordito corrispondenti ai fori dei cartoni. L'asticciuola unita a ciascun filo passa pel foro e permette lo spostamento del filo nel senso verticale. Gli altri fili, non corrispondenti ai fori del cartone, conservano la loro posizione orizzontale e così fra questi e quelli si può far passare la trama. Ora le varie e successive file di fori nei cartoni corrispondono precisamente al disegno da dare al tessuto e quindi si comprende come, adoperando fili di trama di conveniente colore, si possono ottenere gli svariatissimi risultati del telaio Jacquard. Il lavoro però della preparazione dei cartoni è lungo anzi che no e richiede non poca pratica, e va rinnovato ad ogni cambiamento di disegno. A questo inconveniente cercò porre riparo il nostro Bonelli col suo telaio elettrico, del quale toccherò due parole trattando dell'elettricità.