ferro » disse Enrico Bessemer cosi benemerito, come vedremo, della grande industria dell'acciaio.
Il ferro, oltre ad essere adoperato in varie forme, come ferro in sbarre e fuso, è anche adoperato in varie forme, come acciaio in sbarre e fuso; e gli è principalmente a cagione delle sue molte mirabili qualità in queste ultime forme, ch'esso conserva la sua supremazia su tutti gli altri metalli.
L'arte di convertire il ferro in acciaio era nota in Oriente lungo tempo prima di essere introdotta in Europa. Gli Hindu od abitanti dell'India erano specialmente versati, come sono ancora al di d'oggi, nell'arte di fabbricar l'acciaio; e si suppone che gli strumenti onde gli Egiziani coprirono i loro templi ed obelischi di porfido e sienite con suvvi geroglifici, fossero di acciaio indiano, non essendo ogni altro metallo capace di eseguire simili lavori. L'arte di far l'acciaio pare fosse nota in Germania nel medio-evo ed è descritto assai fedelmente da Agricola nella sua grand'opera De re metallica (Basilea 1621).
La città di Sheffield in Inghilterra divenne celebre di buon'ora pe' suoi lavori in ferro e in acciaio; ma essa non andrebbe ora celebrata pel mondo tutto come centro di questi lavori senza il metodo di fabbricare l'acciaio fuso trovato da Beniamino Huntsman. Samuele Smiles, nella sua bella Industriai Biography, così descrive sommariamente codesto metodo:
« La fusione viene condotta in vasi o crogioli di creta fabbricati a tal uopo e capaci ciascuno di 34 circa libbre. Dieci o dodici di questi crogioli sono collocati in una fornace fusoria simile a quella dei fonditori di bronzo; e quando la fornace e i crogioli sono al massimo grado di calore mediante un fuoco di coke, gettarsi nei crogioli verghe di acciaio ridotto ad un certo