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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   XVIII.
   Macchina calcolatrice di Carlo Babbage.
   Il tornio a carro fu poi perfezionato da un altro valentissimo meccanico inglese, Giusepjte Clement, il quale vi aggiunse un motore a due braccia e regolator di se stesso, che rese possibile il perfetto tornire dei metalli e dei grandi macchinismi. Clement inventò anche una stupenda macchina per piallare i metalli assai simile al tornio e la sua perizia come inventore meccanico gli procacciò in breve una tal rinomanza che il sommo matematico, Carlo Babbage, lo invitò a costruire la sua famosa macchina per calcolare.
   La costruzione di una macchina per calcolare con j>erfetta esattezza somme complicate in aritmetica era, com'è facile immaginare, una delle prodezze più malagevoli dell'intelletto meccanico. L'eseguirla era, come dire, un trasfondere l'intelligenza alla materia e renderla strumento della suprema facoltà pensante. Codesta macchina è così complicata che è impossibile fame una descrizione adeguata ed intelligibile. Basti qui il dire che, nella sua forma più. semplice, essa eseguisce l'operazione dell'addizione facendo sì che una ruota con numeri presenti un dato numero di spazi per le unità e facendo avanzare nel medesimo numero di spazi un'altra mota con cui è collegata. L'operazione della moltiplicazione è meramente quella di successive addizioni e la sottrazione e divisione sono metodi inversi del primo. Per porgere un'idea della complicazione e della squisitezza di questa macchina, basterà osservare che quante volte accade un errore,