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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   - m -
   XIX.
   Il martello ad aria compressa di Grimshaw ed il martello a vapore dì Nasmyth.
   Quando sì esteso l'uso del ferro o si cominciarono a fabbricare ordegni poderosi, vale a dire cannoni, strumenti, macchine d'ogni ragiono, l'ordinario martello a mano fu trovato insufficiente e fu inventato il maglio messo in moto da una ruota ad acqua o da buoi o cavalli. Fra le varie invenzioni di Watt era un maglio di grande potenza mosso, da principio, da una ruota idraulica e dipoi da una macchina a vapore regolata da un volante. Ma ciò non bastando ancora all'industria, che aveva preso uno sviluppo colossale, furono inventati due altri martelli di potenza corrispondente. Il primo è il martello ad aria compressa di Grimshaw adoperato a Birmingham, a Glascovia, a Sheffield. Questa macchina consiste di una pompa a forza che somministra aria compressa ad un serbatoio, di un cilindro e di uno stantufo, simili a quelli del martello a vapore, cou congegni per variare l'azione del martello ed accrescere la rapidità dei colpi che ponilo raggiungere un massimo di 800 al minuto. Il più ponderoso di questi martelli ha un cilindro di 8 pollici e mezzo di diametro ed una caduta di 28.
   Ma assai più vantaggioso del martello ad aria compressa di Grimshaw è il martello a vapore di Giacomo Nasmyth, il più formidabile dogli strumenti a macchina. Il martello a va]>ore di Nasmyth si compone di un'incudine per posarvi su l'oggetto da battere; di