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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
— Dumi gran maglio o masso di ferro per percuoterlo e di un cilindro a vapore invertito all'asta del cui stantufo ò attaccato il masso di ferro o martello. Basta immettere semplicemente nel cilindro il vapore in maniera da agire sulla parte inferiore dello stantufo* ed alzare così il masso di ferro attaccato all'asta e lasciar poi fuggire il vapore mediante un semplice congegno si che il masso scenda rapidamente in forza della propria gravità, sull'oggetto da battere collocato sopra l'incudine. La varietà e gradazione de' suoi colpi è tale che si può dirigere un peso di dieci tonnellate così facilmente come di dieci oncie; e la padronanza di esso è così compiuta che, nell'impeto maggiore della sua caduta, lo si può arrestare con maggior facilità d'ogni strumento a mano. Questo martello, mentre è capace di battere un cannone Armstrong da cento, o l'àncora della speranza di un vascello di linea, può anche assottigliare un chiodo o spezzare una noce senza schiacciarne i garigli. Quando divenne in processo di tempo d'uso generale, esso ebbe per effetto di accrescere grandemente la produzione, nell'istesso tempo che ne menomava le spese. Prima della sua invenzione, la fabbricazione di un albero di ferro di 15 o 20 quintali richiedeva gli sforzi concentrati di un grande stabilimento ed era riputata un'impresa gigantesca; mentre il battere un oggetto di 20 e 30 tonnellate è ora una faccenda ordinaria e quasi cotidiana. |