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una grandinata proveniente da grandi cassette di stagno che girano sopra cilindri intorno ad un fuoco vivo. Dentro queste cassette le penne duro ricevono una tempera più dolce mediante l'azione del fuoco. Il loro colore cambia grado grado, durante quest'operazione, dal grigio smorto ad un giallo pallido, indi al bronzino e da ultimo ad un turchino carico, che indica la temperatura delle molle che credesi la più conveniente per penne metalliche.
Dopo essere ben forbite, le penne si affilano. Se esaminate una penna metallica osserverete che essa ò affilata sul dosso o per lungo o per traverso o per ambedue le direzioni, presso il centro e verso la punta. Ciò è necessario assolutamente per ottenere la dovuta flessibilità ed è un'operazione assai lenta e critica. Dall'accuratezza ond'è eseguito l'affilamento, dipende in gran parte la bontà della penna, Il taglio si fa mediante timbri a mano e poscia si procede alla prova. Ad una lunga tavola seggono parecchie giovinette, ciascuna con un pezzo d'osso piatto attaccato al pollice, ed un mucchio di penne dinanzi. Pigliando una dopo l'altra le penne con rapidità meravigliosa, la giovinetta ne preme le punte sul pezzetto d'osso e si accerta in un attimo se è perfetta o difettosa. Secondo il verdetto pronunciato nella mente, le penne gittansi nell'una o nell'altra di due paniere adiacenti. Ordinariamente una penna è condannata per esser tagliata o forata irregolarmente, e se una punta eccede l'altra di un sol capello, è rigettata immediatamente.
Dopo essere state bronzate e verniciate, le penne sono pronte alla vendita, e si raccolgono in piccole scatole o cucionsi su cartellini. Prima però di esser giunte a quest'ultimo stadio, la penna ha subito, come abbiamo veduto, non meno di quindici operazioni.