qua; Worcester compi quest'operazione in un modo più regolare e più meccanico; Papin si servì della condensazione del vapore, e per mezzo di essa, della pressione atmosferica del pari che della forza espansiva diretta e fece agire la macchina mediante uno stantufo. Savery condensò per mezzo della refrigerazione, invece della mera assenza del fuoco, ma non usò dell'atmosfera; Newcomen adoperò il getto per condensare l'atmosfera per la pressione, ma non* adoperò la forza diretta del vapore; Desagaliers introdusse la valvola di sicurezza; Beiglaton e Smeaton perfezionarono il meccanismo; di D'Alesme non occorre far menzione, non sapendo noi qual disegno eseguisse, ma certo è ch'egli non fece alcun passo innanzi.
Se la forza diretta del vapore, del pari che la pressione atmosferica, fossero state amendue adoprate col getto d'acqua fredda, la valvola di sicurezza e il congegno per regolar le valvole suppletive, sarebbesi ottenuta una macchina assai migliore di qualunque altra nota prima di Watt, e nulla sarebbe stato aggiunto non pertanto alle invenzioni precedenti ; esse sarebbero state combinate insieme soltanto.
Il risultato dello insieme si è che uno dei più grandi passi teoretici fu fatto da Papin, il quale fu, durante un lungo periodo, poco mentovato; e che Savery e Newcomen, i quali furon chiamati da molti gl'inventori, furono i primi ad applicare la macchina a vapore a fini pratici. Per tal modo la Francia ha prodotto l'uomo che deesi considerare, dopo Watt, quale autore della macchina a vapore. Di tutti Ì predecessori di Watt, Papin sta incontrastabilmente in cima; ma è quasi certo ch'egli non costruì mai realmente una macchina. Quantunque la macchina di Savery fosse in grande uso per pompare a breve altezza, e sia ancora