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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   XXXVI.
   Aneddoto di Boulton.
   Ho detto clie Boulton rizzò con Watt una fabbrica di macchine a vapore a Soho presso Birmingham. Quantunque inventar noy comune egli stesso, Boulton riconobbe sempre i meriti trascendenti del suo socio e la macchina a vapore era agli occhi suoi l'orgoglio dello stabilimento a cui presiedeva. Al celebre romanziere, Walter Scott, che gli appose un giorno in un diverbio di essere un umile fabbricante di bottoni, Boulton rispose fieramente: « Noi facciamo alcunché meglio dei bottoni a Birmingham, sir Walter; facciamo macchine a vapore 1 »
   Boswell, il celebre biografo di Johnson, ci ha tramandato un aneddoto interessante di Boulton. Boswell che sprezzava il commercio e che considerava lo scrivere una prefazione per un dizionario commerciale quale una degradazione del grande ingegnosi Johnson, acconsenti non pertanto a visitare, nel 1776, la fabbrica di Soho per esaminare le nuove macchine a vapore. « Io non dimenticherò mai — dic'egli — quest'espressione di Boulton: Signore noi vendiamo qui ciò chi tutti desiderano possedere — Potenza ! »
   Boulton introdusse, fra le altre cose, perfezionamenti notevoli nella macchina per coniare, e raggiunse tale una rapidità e perfezione di esecuzione che fu adoperata dal governo inglese a coniar di bel nuovo tutta la moneta di rame dell'Inghilterra. Parecchi governi d'Europa adottarono il suo sistema di coniazione sotto la sua