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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   nuovo alla prova le sue facoltà inventrici. Il disegno che suggerì era sommamente ingegnoso ed al tutto nuovo. La difficoltà principale consisteva nell'adatta™ i tubi al letto irregolare del fiume. La l'orma peculiare della coda dell'aliusta suggerì al vecchio inventore la soluzione del problema. Togliendola a modello, egli fece il disegno di un tubo articolato in quella forma peculiare; i tubi furono fabbricati e collocati nell'alveo del Clyde ed il grand'uomo ebbe la soddisfazione di sentire che il suo trovato era riuscito perfettamente.
   Fra le altre cose divisate da Watt negli interstizi de' suoi maggiori disegni, citerò, oltre i sumentovati, * una macchina aritmetica, un remo a spirale per la propulsione delle navi, un carro a vapore per le strade comuni, uno strumento per misurare la gravità specifica dei fluidi, una lampada a regolatore ed una macchina per asciugare il bucato. Risparmiar tempo e fatica al ragioniere nel suo studio, al navigante nella sua nave, al viaggiatore sulla strada, al chimico nel suo laboratorio, e persino alla povera curandaia nel rasciugare il bucato, erano oggetto del pari dello spirito inventivo ed incessantemente affaccendato del vecchio Watt.
   « Mi rammento —- lasciò scritto una signora Schirn-melpenninck che lo conobbe a fondo — di un celebre artista svedese, il quale apprese da lui che i mustacchi dei topi erano i migliori peli per far pennelli ; e le signore ricorrevano a lui per informarsi sul miglior modo di far graticolo, di togliere il fumo ai camini, di scaldar le case e di ottener colori solidi s>. La stessa signora ci ha tramandato il seguente prezioso ritratto di Giacomo Watt. « Egli era — dic'ella — uno dei tipi più compiuti del temperamento malinconico. La sua testa pendeva generalmente innanzi od appog-