- 86 -
e ili molti antichi trattati militari trovasi mentovata la sostituzione delle ruote ai remi. Nel 1543 Ulano di Garay, capitano di marina spagnuolo, propose a Carlo V una macchina per far andar le navi, anche durante la calma, senza remi e senza vele. L'esperimento fu fatto nel porto di Barcellona sulla nave la Trinità di. 200 tonnellate. Sia molti, compreso Arago che la riferisce, pongono in dubbio questa notizia. Tommaso Savery ottenne, nel 1696, un brevetto per una ruota a pale da esser fissata ai due fianchi di una nave e girata a braccia d'uomini mediante un argano. Papin, l'infelice inventore della macchina a vapore, ebbe pure per il primo * l'idea di applicarla ad un battello col quale navigò sulla Fulda; ma sfortunatamente questo battello fu distrutto dai barcaiuoli del Weser che riputavano l'invenzione di Papin dannosa al proprio mestiere. Con quel battello peri anche ogni memoria degli studi e del modo onde l'inventore era giunto a questo risultato. Dopo Papin voglion essere ricordati fra gl'inventori della navigazione a vapore i meccanici inglesi Dikens ed Hulls, il secondo dei quali propose di applicare la macchina a vapore di Newcomen al rimorchio delle navi all'entrata ed all'uscita dei porti; l'ammiragliato inglese, a cui Hulls erasi rivolto, non approvò il suo progetto, al contrario, lo dichiarò di nessuna utilità.
Nel 1753 l'Accademia delle scienze di Parigi apri un concorso sul quesito : Dei mezzi per sopperire all'effetto dei venti per la propulsione delle navi. 11 premio fu vinto dall'illustre matematico Daniele Bernoulli colla proposta che fece di applicare alle navi la macchina di Newcomen. Però non si trattava che di proposte, di memorie appoggiato a ragionamenti e dimostrazioni matematiche, 'ina nel campo sperimentale nessuno vi era disceso dopo Papin.