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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   a vantaggio della società, la quale ebbe il torto di non comprenderlo.
   Non vuoisi qui tacere che in un'opera pubblicata nel 1796 a Firenze sta scritto che Watt fu l'inventore della macchina a vapore nel 1787, ma che un italiano, Serrati, fu il primo, non solamente a immaginare c disegnare un piroscafo, ma anche ad eseguirne uno ehe fu varato nell'Arno.
   Le prime prove in ampie proporzioni per mettere in atto l'invenzione della navigazione a vapore furono fatte da tre scozzesi, Miller, Taylor e .Symington, i quali unirono, nel 1788, i loro sforzi intellettuali e materiali per applicare la forza di una macchina a vapore, costruita da Symington e suggerita da Taylor, alle ruote a pale, colle quali Miller avea divisato di muovere a braccia un grosso battello. Eglino ottennero una velocità di cinque miglia inglesi, ed incoraggiati a proseguire, costruirono l'anno seguente una macchina di dodici cavalli che applicarono ad un battello più grosso, il quale navigò con una velocità di sette miglia. Giunti a questo favorevolissimo risultato, cessarono le prove e lasciarono ad altri il proseguirle. Nel 1811, lo scozzese Bell costruì la Cometa, della forza di tre cavalli con la quale percorse, alla velocità media di cinque miglia, la distanza fra Glascovia ed Helen-borgo.
   Due anni dopo il varamento della Cometa, Giorgio Dodd, ingegnere entusiasta e disegnatore di piroscafi, navigò con successo, con un nuovo battello II Maestoso, da Porto Glascovia a Dublino e di là al porto di Londra. Fu Dodd che stabilì regolarmente, nel 1814, la navigazione a vapore sul Tamigi. Il primo battello che valicò il canale tempestoso di San Giorgio, facendo un servizio regolare fra Greenock e Belfast, fu