- 271 —
loro stabilimento; egli accettò, ed una delle lenti più grosse che esistano, risultato dei loro sforzi combinati, trovasi oggidì nell'osservatorio di Dorpat.
Guinand tornò poi al suo paese natio, ma, non essendo ottico di professione, proseguì le sue indagini ad intervalli soltanto. Egli aveva scoperto il principio, erasi acquistato una riputazione ben meritata nel mondo scientifico, ed aveva dato la spinta alle indagini altrui; ma i risultati delle suo proprie esperienze non erano assicurati nella pratica, ed egli non aveva superate le difficoltà nella fabbricazione del così detto crown-glass (cristallo della qualità più fina per le grandi finestre) che richiede la medesima perfezione e le stesse dimensioni del flint corrispondente.
Negli ultimi anni della sua vita, Guinand entrò in relazione colla Società astronomica di Londra, alla quale inviò alcuni dischi di Jlint-glass di cui Dollond, Herschel e Pearson fecero un rapporto favorevole. Egli mori però poco appresso, recando con sò nel sepolcro il segreto della sua invenzione come Gerolamo Segato; ma i lavori nei quali aveva preso parto in Baviera continuarono secondo il suo sistema. Sua moglie e due figli avevano assistito alle sue esperienze e desideravano trarne profitto. Bontemps, che erasi consecrato alla fabbricazione del cristallo in generale e in particolare di quello a uso dell'ottica, fu presentato da Lefebours ad uno dei figli di Gùinand, il quale voleva vendere il segreto del padre suo in Inghilterra od in Francia. Egli formò con lui una società, la quale non riuscì però a ver un risultato soddisfacente. 11 contratto fu sciolto, ma Bontemps, convinto della bontà del principio, se applicato debitamente, continuò le esperienze nelle proprie officine senza escludere Guinand, e nel 1828 riuscirono a fabbricare ottimo flint-