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rimase paralizzato, mentre la valle del Sacramento rendeva immagine di ciò che sarà la valle di Giosafat nel giudizio universale, per quel che se ne dice. Nello spazio di quattordici anni, nel 1866, l'oro esportato dalla California, sommava già a 38 milioni di onoie e non credo dilungarmi dal-vero affermando che il valore totale sino al di d'oggi si approssima a cinquemila milioni.
La febbre giatla minerale, come fu appropriatamente chiamata la cerca febbrile dell'oro, non tardò a diffondersi dalla California in altre contrade, segnatamente nella gcand'isola, o, più veramente, continente d'Australia. La scoperta dell'oro in Australia, come quella della California, fu effetto, se non del tutto, in gran parte del caso. Certo Edoardo Hargreaves, che possedeva un podere trenta circa miglia lontano da Bathurst nella Nuova Galles del Sud in Australia, erasi recato anche egli in cerca dell'oro in California. Egli rimase colpito colà dalla somiglianza fra quelle roccìe e materie terrose e quelle del suo proprio distretto, e, tornato in Australia, esplorò i dintorni del suo podere, e in capo a due mesi trovò, nell'aprile del 1851, alcuni pezzetti d'oro. Hargreaves ne informò immediatamente il Governo coloniale chiedendo una ricompensa; appurata la cosa dal geloso Stutchbury, ebbe infatti una ricompensa di 500 lire sterline ed il titolo di commissario regio per l'esplorazione dei distretti auriferi.
I cercatori naturalmente affluirono da tutta la colonia della Nuova Galles del Sud, maggiormente dopo che corse voce che una enorme massa d'oro del valore di 4000 sterline (100,000 lire) era stata dissotterrata a Murrov Creek, cinquanta miglia da Bathurst. I lavori però erano aspri e lontano il distretto aurifero, quando nuovi strati auriferi furono scoperti poco lungi da Mei-