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fulminato ed accende la polvere alla parte superiore invece che all'inferiore della carica, come avviene nel fucile comune a percussione. Tale si fu il fucile ad ago nella sua forma primitiva, fifa l'invenzione Moser non attecchì in Inghilterra ove l'idea di una cartuccia che recava in sè la propria ignizione, com'anco l'altra idea accessoria di una palla oblunga e non sferica, non incontrarono l'approvazione degli uomini pratici. Moser trovò migliore accoglienza in Prussia ove il suo sistema fu sottoposto ad esperienze ed a varie modificazioni suggerite dall'armaiuolo Dreyse di Sommerda, il quale si acquistò poi la gloria esclusiva dell'invenzione del fucile ad ago.
Questo fucile fu definitivamente introdotto nell'esercito prussiano fin dal 1848, e, dopo aver fatto buona prova nella guerra dello Sleswig-IIolstein del 1864, operò poi, nel 1866, i prodigi sumentovati di Sadowa. Il meccanismo nella culatta del fucile rassomiglia ad un chiavistello ordinario di porta ed ha com'es'so un grosso manico coi quale Ò posto in movimento. Nell'interno del pezzo mobile stanno gli ordigni semplici in sommo grado per disporre e scaricare l'ago e la cartuccia. Cinque pezzi, compreso l'ago e la molla spirale, adempiono l'ufficio dei quattordici adoperati nell'acciarino ordinario; e questi cinque pezzi sono congegnati in maniera che possono essere staccati, ripuliti e rimessi a posto dal soldato in pochi minuti senza altri strumenti che le sue dita. Chiunque può ottenere una chiara nozione del fucile ad ago osservando l'interno di uno di quei fucili da trastullo per ragazzi nei quali la molla a spirale che spinge il proiettile di legno ed il metodo di trattenerla e di scaricarla, mediante l'azione diretta del dente, è precisamele simile al modo di operare nel fucile ad ago. La semplicità andava accoppiata