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terrore e la confusione prodotti dagli arcieri Inglesi nelle antiche battaglie,
ISTon sono ancora molti anni che le armi da fuoco portatili cessarono di essere così ponderose ed inefficaci da giustificar quasi la preferenza data da Franklin agli archi ed alle freccio. Fu detto che ogni soldato armato degli antichi fucili sparava il suo proprio peso in pioni 1)0 per ogni soldato nemico che feriva; e nella guerra al Capo di Buona Speranza fra gli Inglesi e gli indigeni fu calcolato che ogni caSro ferito rappresentava una spesa di tremila duecento palle. Il fucile era così poco, temuto da quei selvaggi che eglino diverti-vansi a provocare le sentinelle e piccoli corpi di truppe e, dopo che avevano sparato, a correr loro addosso strappandoglielo dalle mani; questa tattica era così ovvia che gli Indiani del Texas, nulla sapendo dei Caffri, _ trattavano i loro nemici nell'istessa maniera. Nel Texas la necessità di armi da fuoco portatili perfezionate si fece sentire per avventura più fortemente che in ogni altra parte del mondo.
Le tribù selvaggie che abitano le sterminate praterie del Texas sono peritissime nel cavalcare e così esperte nello scoccar freccie dall'arco che un solo indiano galoppando è capace di frapporre del continuo una linea ininterrotta di freccie fra sé e il nemico. I confinanti Americani sono divenuti indurati, intrepidi battaglieri per la necessità ineluttabile di difendersi da nemici così esperti ed indomabili come i selvaggi Indiani. I loro fucili della Virginia per uccidere gli orsi e a doppia canna furono un perfezionamento; ma il primo non aveva altro vantaggio che una lunga gittata e il rotear della palla, ed il secondo, quantunque pregievole pe' suoi due colpi invece di uno, era pesantissimo, di mira malagevole, e, scaricato che fosse,