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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   nel 1829, alla possibilità di fabbricare una pistola che si potesse sparare parecchie volte senza ricaricai'la. Dimorante in un paese con frontiere estesissime, abitato sempre da selvaggi aborigeni, e conoscendo la posizione isolata dell'ardito Pioniere, esposto del continuo agli assalti di questi selvaggi inesorabili, egli aveva spesso meditato sull'inefficacia del fucile. e della pistola a doppia canna, per ricaricare i quali occorre una perdita di tempo che riusciva assai spesso fatale nel carattere speciale del guerreggiare indiano. Tornando da un viaggio allo Indio nella sua giovinezza, Colt erasi divertito a bordo della nave ad attuare la sua idea in un modello di legno, forando le canne con un ferro arroventato, Suo primo portato fu quella pistola con un fascio di canne che vedesi ancora nelle vetrine degli armaiuoli e che altro non era che l'antica pistola a doppia canna moltiplicata. Ma nel 1835 il colonnello Colt pigliò negli Stati Uniti un brevetto d'invenzione per la sua pistola ad una canna sola con cilindro a rotazione alla culatta, invenzione semplice e comoda che veggiamo ora in uso universale, con varie modificazioni, sotto il nome di revolvert.
   Tale è l'origine di queste armi micidiali che furono inventate contro i selvaggi dell'America e ehe i selvaggi d'Europa portano in tasca, facendono quell'uso umano e civile che tutti sanno !