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questi ed altri tentativi rimasero però inefficaci e confermarono vieppiù sempre la sentenza seguente di un celebre trattato sulla chirurgia. « L'idea di compierò operazioni chirurgiche senza dolore è una chimera a cui la vera scienza ha cessato di tener dietro. Lo strumento chirurgico e il dolor fisico sono due idee inseparabili nella mente dei pazienti e che andranno sempre associate ».
Nel 1818 Davy, il celebre inventore della lampada di sicurezza e di tante altre scoperte, suggerì l'inspirazione del gas protossido di azoto per calmare il dolore dei denti. Egli affermava che il dolore diminuiva sempre dppo le prime quattro o cinque inspirazioni e soggiungeva che, come codesto gas parea possedere, fra le altre sue proprietà, quella d'indurre insensibilità al dolore, potevasi probabilmente adoperare con vantaggio nelle operazioni chirurgiche che non traggono con sè una grande effusione di sangue. Era già un passo sulla buona via, ma la vera scoperta del metodo anestetico, vale a dire del modo sicuro ed inoffensivo di procurare l'insensibilità, non risale più in là di trent'anni ed è dovuta, come tante altre, all'America.
Un povero dentista degli Stetti Uniti,' di nome Orazio Wells di Hartford nel Connecticut, avendo letto Ja suddetta relazione di Davy, ebbe l'idea singolare di provare sopra se stesso l'effetto del gas protossido di azoto, e, mentre era sotto l'influenza di questo gas, si fece estrarre un dente guasto e non provò alcun dolore. Continuando lo sue indagini sugli effetti di altri agenti, adoperò l'etere solforico con uguali risultati; ma, ammonito dai pericoli che correva, ripigliò l'uso del gas protossido di azoto. Wells era stato associato con un altro dentista, di nomò Guglielmo Morton, a Boston ov'aveva fatto cattivi affari ed era stato costretto a partirsi. Egli deliberò allora