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di far ritorno a quella città per annunziare ad un'adunanza scientifica l'importante sua scoperta, ch'ei confidò al suo antico socio Morton, non che al valente chirurgo Jackson. Orazio Wells fece la prova in pubblico ed amministrò il gas ad un paziente per estrargli poi un dente che gli doleva; ma, sia che il gas non fosse bene amministrato o fosse mal preparato, il fatto si è ehe il paziente si mise a strillare e il pubblico gli tenne bordone fischiando di santa ragione il povero Wells, il quale se ne tornò scornato al suo paese, e, rinunciando al suo mestiere, si diede a mostrare una raccolta di uccelli rari.
L'idea di Wells non fu però dimenticata dal suddetto chirurgo Jackson, il quale, due anni dopo prese a studiarla seriamente, ed ebbe a convincersi che il gas protossido di azoto di Davy c l'etere solforico possedevano realmente le proprietà anestetiche che Wells aveva scoperte ma non aveva saputo applicare. Era però sempre difficile trovar pazienti che volessero sottoporsi all'esperimento, ed era necessario procedere cautamente per timore di risultati inaspettati.
Jackson, suggerì a Morton di continuare £ far uso del nuovo agente nel suo ramo relativamente semplice della chirurgia, vale a dire, l'estrazione dei denti. Morton era così ignorante che conosceva appena il nome di etere solforico, ma ebbe l'accortezza di adottare immediatamente il suggerimento di Jackson, e di applicar con successo il nuovo agente. Poco appresso si appropriò il merito della scoperta, ottenne un brevetto per gli Stati Uniti e indusse un medico in voga, Carlo Warren, a fare un pubblico esperimento dell'etere solforico alla presenza degli studenti della facoltà di medicina e di molti medici di Boston. Fu tagliato un grosso tumore dal collo dì un paziente, il quale, compiuta l'operazione o riavutosi dagli effetti