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dell'inspirazione dell'edere, dichiarò agli spettatori cho ei non aveva sentito alcun dolore, ma soltanto una specie di grattamento. Gli spettatori, come avevano fischiato Orazio Wells, batterono le mani ai nuovi e più fortunati sperimentatori.
Nonostante le gravi obbiezioni mosse contro di esso, il nuovo metodo anestetico si diffuse rapidamente negli Stati Uniti, ed i nomi di Jackson e di Morton furono accolti in Europa con espressioni di pubblica riconoscenza come benefattori delì'uman genere. Orazio Wells, avuto contezza del successo strepitoso del suo trovato, ch'ei ^on aveva però saputo applicare debitamente, si trasferi in Europa per far valere i suoi diritti di priorità nell'acclamata invenzione. A Londra fu accolto freddamente in ogni dove, ed a Parigi, ove passò l'inverno del 1847, non potè avere udienza da coloro che avrebbero potuto rendergli giustizia. Di ciò amareggiato ed immerso per soprassello nella più profonda povertà, egli tornò agli Stati Uniti, ove prese la risoluzione disperata di suicidarsi. Entrato in un bagno caldo ecl apertesi le vene come Seneca, inspirò una quantità di quell'etere di cui aveva dimostrato per primo le proprietà anestetiche e morì in uno stato di insensibilità. Mentre Wells .poneva per tal modo miseramente fine ai proprii giorni, Jackson riceveva il gran premio Monthyon assegnato ai benefattori dell'umanità, e Morton arricchiva coi larghi profitti derivati dalla vendita de* suoi diritti d'invenzione. A quanti inventori non toccò la medesima sorte)
La scoperta dell'etere solforico come anestetico eccitò l'inventiva in Europa e non tardò ad esser chiarito che i vapori di molti liquidi possedevano la stessa proprietà. E' fu nel corso di siffatte indagini che il dottor Simpson d'Edinborgo arrivò alla scoperta che