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un gran benefizio per l'umanità sofferente; ma l'applicazione del cloroformio non anelando scevra da pericoli, la scienza instancabile, a dì nostri segnatamente, si pose alla ricerca di altri agenti anestetici e ne tro*ò recentissimamente un altro nel dorale.
L'idrato di dorale è una sostanza bianca cristallina, la quale, posta a contatto con fluidi alcalini, si sminuzza in cloroformio ed acido formico. Quindi, quando viene a contatto col sangue, la riazione alcalina di questo fluido adduce la sua decomposizióne, ed il risultato è una formazione di cloroformio.
Liebreick di Berlino, a cui andiamo debitori della scoperta, crede cbe quando il dorale è preso per bocca od iniettato sotto la pelle ed assorbito così grado grado nel sangue, il cloroformio sprigionasi e comunicasi a poco a poco al sangue. Quindi la sua azione è necessariamente alquanto lenta, ma mite e prolungata ed assai diversa dall'azione del cloroformio assorbito rapidamente mediante il metodo ordinario d'inspirazione. Checché ne sia, la persona o l'animale a cui amministrasi il dorale diviene grado grado soggetto ad una influenza anestetica, o piuttosio ipnotica, distinta al tutto da quella del cloroformio.
Il dorale adoperasi già largamente in Alemagna quale surrogato dell'oppio o morfina ed altri sonniferi. In Inghilterra il dottor B. W, Richardson dissente da Liebreick sulla questione che l'applicazione di esso vada immune da inconvenienti e da pericoli, ed attribuisce cattivi effetti all'acido formico sviluppato nel medesimo tempo. A Parigi però Demarquay, in una relazione all'Accademia delle scienze, mentre rigetta alcune delle conclusioni di Liebreick, dichiarò che il dorale pare abbia a divenire un agente utilissimo per indurre sonno, segnatamente nelle persone deboli.