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Basti il dire ohe il punto calminante della ferrovia del Pacifico sulle Montagne Nere è situato a 2800 metri sopra il livello del mare, vale a dire, più in alto del traforo del Cenisiò. Questa linea è dunque, non solamente la più lunga, ma la più alta eziandio del mondo intiero.
Non senza un dolore profondo i selvaggi Indiani hanno veduto la civiltà invadere, sotto le ale della vaporiera, ed attraversare i loro territorii vergini sin'allora da ogni tentativo di tal fatta. Il perchè, eglino tentarono a più riprese d'impedire i lavori per arrestare l'impresa. Un giorno un vasto incendio appiccato da essi alle foreste e propagato da un vento impetuoso, avviluppò, da ogni parte un convoglio che credevano pieno di polveri. Fortunatamente ciò non era vero. Locomotiva, carrozzoni e viaggiatori sarebbero rimasti infallibilmente preda delle fiamme, o sarebbero periti infallibilmente sotto le armi dei selvaggi adunati suHoro passaggio, se il fochista non aVesse preso la risoluzione disperata di lanciare il convoglio attraverso le fiamme, sforzando il vapore della locomotiva fino ai suoi limiti estremi. La rapidità prodigiosa della corsa sviluppò tale una corrente d'aria ai due lati del convoglio, che le fiajjnne scostaronsi ed il convoglio traversò illeso l'orribile fornace.
Non occorrono lunghe riflessioni per apprezzare tutta l'influenza che la strada ferrata dell'Atlantico deve esercitare sull'avvenire del mondo incivilito. Gli stati dell'Unione Americana che l'hanno costruita con ardimento pari alla costanza pei bisogni delle loro industrie e dei loro commerci, non saranno i soli che ne ritrarranno vantaggio. È destino di siffatte imprese di giovare al mondo tutto. Per l'addietro, l'Europa non poteva comunicare con le Indie, la Cina, il Giappone e tutte le grandi isole dei mari australi se non mediante il