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   municazione del Nilo col Mar Rosso fu di bel nuovo aperta dall'imperatore Adriano, mediante un nuovo canale detto Fiume di Traiano, e quindi da Amru generale di Maometto, cbe apri il canale detto Del Cairo, il quale, dopo essere stato aperto 128 anni, fu colmato verso la foce dal Califfo Abu-Giasor-el Mansur per impedire che dall'Egitto s'inviassero viveri al ribelle Abdallah a Medina.
   « Nei tempi moderni — continua il prof. A. Covino nel suo bel libro LIstmo di Suez—due sommi ingegni volsero l'animo ad aprire l'Istmo di Suez; Leibnizio e Napoleone I. Il primo suggerì quell'idea a Luigi XIV contro gli Olandesi, allora possessori delle Indie, come il mezzo più efficace di combatterli, togliendo loro il commercio dell'Oriente. Napoleone I ricorse allo stesso disegno, non più contro l'Olanda, ma contro l'Inghilterra a cui era passato il dominio delle Indie. Intento a mandare ad effetto il suo pensiero, Bonaparte, dopo la conquista dell'Egitto, volle visitare egli stesso quei luoghi; si portò a Suez sul fine di novembre del 1798; scoperse pel primo le vestigia dell'antico alveo di Tolomeo, ed assicuratosi dell'opportunità dell'impresa, lasciò incarico all'ingegnere Lepóre di fare gli studii che abbisognavano.
   « Lepóre propose a prima giunta di aprire una comunicazione diretta fra i due mari; ma poi jjer isbaglio di calcoli, avendo trovato il livello del Mar Rosso superiore di metri 9,907 a quello del Mediterraneo, conchiuse che la cosa non si poteva effettuare senza gravi difficoltà e tornò a riprodurre press'a poco l'antico disegno di Tolomeo. Napoleone, distratto da altre cure, non poso più mente al canale, nò vi fu più alcuno che vi pensasse fino al 1832, in cui il celebro Enfantin richiamò sopra di esso l'attenzione dell'Europa, sebbene an-