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che questa volta inutilmente. Però, non molto dopo, Li-nant di Bellefonds, francese al servizio dell'Egitto e più. tardi ministro dei lavori pubblici col titolo di Linant-Bey, animato da nobile ambizione di rendere illustre il suo nome, disegnò il taglio dell'Istmo sulle orme del Lepóre, fra Suez e Pelusio, ammettendo tuttavia la disparità di livello del Mediterraneo e del Mar Rosso >.
Per risolvere il problema, la Francia, l'Inghilterra e l'Austria nominarono una commissione che misurasse accuratamente i livelli dei due mari. Questa commissione, composta dei tre illustri ingegneri Talabot per la Francia, Roberto Stephenson per l'Inghilterra e Ne-grelliper l'Austria, trovò che i due mari avevano precisamente lo stesso livello, se non che la marea era più alta nell'uno e1 più bassa nell'altro. Qufesti risultati furono confermati da una nuova ispezione nel 1853. Stephenson però opinava che non fosse possibile costruire un canale navigabile attraverso l'Istmo e propose in quella vece al Bastià d'Egitto una strada ferrata da Alessandria a Suez attraverso il Cairo, la quale fu da lui effettivamente costruita. Ma Talabot, al suo ritorno in Europa, sviluppò il piano di un canale navigabile nella Revue des deux Monde»; e nell'istesso mentre un altro francese, che doveva poi compiere la grand'opera, Ferdinando di Lesseps (ch'era stato per parecchi anni console al Cairo) otteneva dal nuovo viceré d'Egitto Said Bascià, la concessione del Canale. Nel 1856 ei pubblicò a Parigi uno scritto intitolato: Percement de l'Isthme de Suez exposé et documentò ojficiels, il quale conteneva particolari minuti su quell'impresa colossale alla quale .d'allora in poi si consecrò intieramente. Difficoltà diplomatiche, supposti sospettosi della Porta e sopratutto la gelosia del governo inglese, ne impedirono per lungo tempo l'esecuzione. Ai dubbi ed alle censure
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