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e chi a torlo. Il succitato Gustavo Cavour cosi risolse la quistione nella sua relazione alla Camera:
« L'ingegnere Piatti non si può dire inventore delie macchine ad aria compressa, giacché da circa un secolo queste macchine sono conosciute e adoperate, segnatamente a Schemnitz. L'invenzione lóro si attribuisce a un professore gesuita del secolo scorso, il padre Hall, il quale non ha ottenuto per l'uso delle medesime privativa veruna.
a Esistono poi appositi trattati sull'uso dell'aria compressa, pubblicati assai prima dell'opera del signor Piatti, e basta citare l'opera del signor Andraud, stampata a Parigi nel 1840, e quella del siguor Creile venuta in luce a Berlino nel 1846.
« Se voglionsi ravvisare come veri inventori i nostri benemeriti ingegneri Grattoni, Sommeiller e Grandis, non è già perehè essi si valgano dell'aria compressa, ma perchè essi hanno escogitato un nuovo ed utilissimo congegno per ottenere in gran copia e con tenue dispendio questo potente agente meccanico.
« La loro privativa non può estendersi che alla parte veramente nuova del loro apparato, nè risulta che il signor Piatti abbia menomamente indicato anteriormente quel loro perfezionamento ».
Non vuoisi dimenticare la Commissione scientifica nominata per dar giudizio dell'invenzione delle macchine perforatrici ad aria compressa. Questa Commissione era composta del defunto professor Giulio e dei viventi Mpnabrea, Sella e Rua, i quali devono provare una soddisfazione profonda considerando che i loro pronostici si sono avverati pienamente.
I lavori della galleria cominciarono nel mese di novembre del 1857. L'anno successivo fu occupato nell'impianto ; la guerra de! 1859 addusse un'interruzione,