PREFAZIONE
Nel mese di Dicembre del igii, il Collegio dei Parroci della Città di Torino, con l'approvazione e sotto gli auspici di S. E. il Cardinale Arcivescovo Agostino Richelmy, indi-aeva un Concorso per la Composizione di un Libro di Lettura di Storia Sacra ad uso dei Catechismi parrochiali, delle Scuole di Religione e delle Scuole primarie.
Le norme secondo cui il libro doveva essere composto erano le seguenti:
Art. i. — Il libro di stile narrativo deve essere tale che renda intuitivo, popolare e sostanzialmente assimilabile l'insegnamento delle verità divine e delle conseguenze etiche che ne derivano. Art. 2. — Il libro deve essere uno, ma diviso in due parti : Vecchio
e Nuovo Testamento. Art. 3. — Il lavoro di compilazione deve avere un'orditura e un nesso logico, avendo cura che ad ogni fatto segua una breve riflessione morale.
Art. 4. — Il lavoro deve formare un volume in-8° da 150 a 200 pagine.
Il 29 Novembre 1912, la Commissione giudicatrice
nominata da S. E. il Cardinal Arcivescovo, su proposta del Collegio dei Parroci della Città di Torino, dopo maturo esame dei quindici manoscritti presentati, dichiarava :
« Più di tutti gli altri parve rispondere allo scopo e ai requisiti del concorso quello portante il motto « Confitebor tibì, Pater, Domine caeli et terrae », e perciò crede la Commissione che al medesimo possa assegnarsi il piemio. Emesso tale giudizio, aperta la busta relativa, si trovò che a tale motto rispondeva il nome del Teologo Carpano Secondo, vi-necurfto a Collegno ».