Ed ecco venir al fiume la figlia di Faraone, con tutto il suo seguito. Vide quel grazioso bambino e ne restò rapita, « È certamente un bimbo Ebreo », disse.
A quelle parole, Maria, che era là vicino, si fece avanti e le domandò: « Volete ch'io vada a chiamarvi una donna Ebrea che lo allevi? » La figlia del re le rispose: « Va ».
La bambina corse a chiamare la mamma che venne tosto alla riva del fiume. La figlia del re le disse: « Prendi questo fanciullo e allevamelo: ne avrai da me la mercede».
La madre se lo portò a casa e lo allevò. Fatto poi adulto, lo restituì alla figlia di Faraone, che lo prese con sè alla corte, adottandolo per figlio e ponendogli nome Mose, che vuol dire « salvato dalle acque ».
Ammira I oonslgll di Dio: Egli dispone ohe la figlia stessa del re, ohe vuol ster-minare gii Ebrei, salvi la vita di oolul ohe dovrà poi un giorno liberarli.
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Mosè fugge dalla reggia.
(Anno d. m. 2473 — Av. E. V. 1531).
Mosè visse fino all'età di 40 anni alla corte di Faraone, stimato e amato da tutti. Gli recava però profondo dolore l'oppressione sotto cui giaceva il suo popolo. Un giorno, visto un Egiziano che ingiustamente percuoteva un Israelita, non seppe contenersi ; prese le difese del suo connazionale c uccise l'iniquo aggressore, seppellendone il cadavere nella sabbia.