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« Sono troppi ancora » disse di nuovo Iddio a Gedeone ;
< Tieni con te solo quelli che, passando davanti alla fontana di Iezraele, berranno, non col ginocchio piegato a terra, ma con la conca della mano, ritti, come si conviene ai guerrieri-».
Così fece Gedeone, e non restarono che trecento!
Gedeone dà a ciascuno di essi una tromba e un vaso di terra con entro una fiaccola accesa, e li divide in tre squadre con l'ordine di far tutti, al segnale dato, come egli avrebbe fatto.
Viene la mezzanotte. Tutto è tenebre e silenzio. Gedeone dà uno squillo di tromba, spezza il vaso di terra e lascia splendere nel cuor della notte la fiaccola fiammeggiante. Sull'istante tutti i trecento rompono il vaso e dànno fiato alle trombe, gridando: « La spada del Signore e di Gedeo7ie ».
A quelle grida e a quelle luci, i Madianiti credono trovarsi di fronte a un esercito sterminato e si dànno a precipitosa fuga, trucidandosi fra loro stessi a cagion delle tenebre. Gedeone piomba loro addosso con i suoi, li stermina completamente, e salva così Israele.
Oiò ti dimostra oha noi riusciamo nella noatre Impreca più par l'aiuto di Dio,
ohe par le forza e la oapaoità nostra.
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Sansone.
(A. d. m. 2877 — Av ^ V. 1117).
Gli Ebrei avevano di nuovo abbandonato le vie del Signore, ed Egli aveva permesso che i Filistei, loro nemici, li riducessero a schiavitù.
Tornati perciò a miglior consiglio, chiesero perdono al Signore; ed Egli suscitò un giudice di una forza prodigiosa, per nome Sansone.
Tutta la forza di Sansone gli risiedeva nei capelli, ch'ei portava lunghi, alla Nazarena, e non gli erano mai stati tagliati.
Ancor giovane, egli aveva sbranato con le proprie mani un leone che lo aveva assalito. Cresciuto in età, venne un giorno consegnato in potere dei Filistei, i quali lo legarono con grosse funi. Ma egli con uno strappo le spezzò e, dato