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Il profeta ubbidì e, nell'entrar in città, trovò una vedova che raccoglieva legna. Le disse Elia: «Datemi, di grazia, un po' d'acqua e un boccon di pane ». E la vedova : « Lo sa Iddio che non ho pane in casa mia. Non mi resta che un po' d'olio e un pugno di farina, e stavo appunto per andar a farla cuocere con queste poche legna. Finito questo, non ci resta più cibo alcuno ».
Elia le disse: « Noti v'inquietate : di quel po' di farina e d'olio che ancor vi resta fate prima un piccolo pane per me. Poi lo farete per voi e per il figlio vostro. E vedrete che, finche Dio non manderà la pioggia, più non vi mancherà ne l'olio nè la farina ». Ubbidì la vedova e, finché durò la siccità, più non le mancò nè olio nè farina.
Risurrezione del figlio. — Con un altro prodigio ancora venne Elia in soccorso della povera vedova. L'unico figlio che aveva le era venuto a morire, ed ella non si poteva consolare di tanta perdila.
Ma il profeta invocò sul cadavere del defunto il nome del Signore e glielo richiamò in vita.
Tali prodigi, oon cui Ella premiò la vedova di Sarepta, ti dimostrano quante ala
ooaa meritoria la oarità verso il prossimo.
3°
Pioggia prodigiosa.
Da tre anni durava la siccità e grande era la carestia in tutto il regno. Elia salì sul monte Carmelo e, postosi a ginocchi, prese a pregare il Signore a voler mandare la pioggia sulla terra arsa dal sole. E disse al suo servo : « Guarda, fino a sette volte, dalla parte del mare ».
La settima volta, il servo rispose che vedeva levarsi una piccola nuvoletta. « Abbiamo la pioggia », esclamò Elia. E la nuvoletta difatti coprì, in breve, tutto il cielo e si sciolse in pioggia abbondante e ristoratrice.
Vedi l'effloaola delia preghiera!
4°
Assassinio di Naboth— Castigo di Acabbo e Gezabele. .
Era Naboth un pover'uomo possessore di una piccola vigna, caro ricordo dei suoi avi, alla quale portava grande affezione. Acabbo pretendeva, contro ogni diritto, che