— Ili —
   Pietro, come fuori di sè, disse a Gesù : « Maestro, è buona cosa per noi lo star qui. Se a voi piace, facciam tre padiglioni: uno per voi, uno per Mosè e uno per Elia *.
   Non aveva ancor finito di parlare, che una nube luminosa li adombrò, e uscì da essa una voce che disse: « Questi è il mio Figliuolo diletto nel quale io ho posto le mie compiacenze: ascoltatelo ».
   Atterriti, gli Apostoli caddero bocconi per terra ; e Gesù si accostò loro e, toccandoli, disse : « Alzatevi e non temete ». Alzarono gli occhi e non videro più che Gesù solo: e con Lui scesero dal monte.
   Qll stessi Apostoli saranno da Qasù scelti a testimoni della sue agonie nel Getsemani. Sempre, nella vita, la gioia e preparazione al dolore !
   8°
   Gesù predice la sua Passione e Morte.
   Le turbe amavano Gesù, ma i Dottori della Legge, i Sacerdoti e i Farisei (i), mossi da invidia e da mal animo, lo odiavano e perseguitavano ferocemente. Gesù ben lo sapeva e prevedeva anche la morte crudele alla quale l'avrebbero condannato, perchè, essendo Dio, vedeva tutte le cose e i pensieri degli stessi uomini.
   E, affinchè i suoi Apostoli non avessero poi a perdere la fede in Lui nei giorni della prova, volle preannunziar loro la sua Passione e Morte. Un giorno, perciò, li prese a parte e disse loro : « Il Figliuol dell'uomo sarà dato nelle mani dei Sacerdoti e degli Scribi, i quali lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai Gentili. Questi, dopo averlo dileggiato, insultato e flagellato, lo metteranno in croce ; ed Egli il terzo giorno risusciterà».
   Così gli Apostoli, quando vedranno queste cose avverarsi, e Gesù risorto comparire loro, si ricorderanno della predizione del Maestro e avranno anche in questo una prova manifesta della sua Divinità.
   Gesù, fin dal prinoipio della sua vita, sapeva quanto avrebbe dovuto soffrire per la tua salute, e vi andò spontaneamente inoontro, mosso dall eniore immenso ohe ti portava. Siigli riconoscente !
   (i) I Farisei eran gente orgogliosa e ipocrita, che si contentavano di adorare Dio con le labbra e vane pratiche esteriori, ostentando una condotta virtuosa e austera, mentre i loro cuori eran ripieni di corruzione è iniquità.