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Storia sacra illustrata
Secondo Carpano
S.E.I., 1929, pagine 183 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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g iS. Le principali parabole di Gesù,
1°
Il Fariseo e il Pubblicano.
Un Fariseo e un Pubblicano (i) entrarono nel tempio a far orazione.
Il Fariseo, nel suo orgoglio, diceva a Dio : « Vi ringrazio, o Dio, che io non sono come gli altri uomini rapaci, ingiusti, e anche come questo Pubblicano. Io digiuno due volte la settimana e pago la decima di quanto posseggo ».
Il Pubblicano invece, nella sua umiltà, non osava alzar gli occhi al cielo ma, stando da lungi, si percuoteva il petto dicendo: « Dio, abbiate pietà di me peccatore! »
« Vi dico » — conchiudeva Gesù — « che il Pubblicano tornò a casa giustificato e l'altro no ; perchè chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato ».
Oom'è bella e aooetta a Dio l'umiltà,quanto detestabile inveoe ia superblal
2°
Il ricco Epulone.
Eravi un uomo ricco il quale vestiva bisso e porpora c ogni giorno splendidamente banchettava. E v'era alla sua porta un mendico, di nome Lazzaro, a cui non concedeva nemmen di cibarsi delle briciole che gli cadevan dalla mensa.
Ora avvenne che Lazzaro, il mendico, morì e fu dagli Angeli portato in seno ad Abramo. Morì anche il ricco Epulone e fu seppellito nell'inferno ; e, stando nei tormenti, vide da lungi Abramo e Lazzaro nel seno di lui ed esclamò: « 0 padre Abramo, abbi misericordia di me e manda Lazzaro che Ì7itinga la punta del dito nell'acqua per rinfrescar la mia lingua: perchè io sono tormentato in questa fiamma ».
E Abramo gli disse : « Figliuolo, sulla terra tu hai ricevuto ogni sorta di beni e Lazzaro invece non altro che mali ; ora egli è qui consolato e tu invece tormentato. Ed egli non può recarsi da te, perchè un grande abisso è posto fra noi e voi ».
Disse allora il ricco Epulone: « Ti prego ahneno che tu
(i) I Pubblicani erano i ricevitori delle imposte. Erano in fama di uomini ingiusti e si evitava persino di stringer con loro parentela o amicizia.
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