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A Roma. — Da Antiochia, S. Pietro trasportò la sua
sede episcopale a Roma, ch'era a quel tempo la capitale dell'Impero Romano e il centro del mondo.
La tradizione ci dice ch'egli tenne la cattedra di Roma per lo spazio di 25 anni, cioè fino al giorno del suo martirio. Grandi furono le conversioni in Roma da lui operate.
Da Roma mandò missionari a evangelizzare le principali contrade de\\' Italia, della Spagna, della Gallia e della Bretagna (così veniva allora chiamata l'Inghilterra).
Il suo discepolo S. Marco, autore del secondo Vangelo, fondò la Chiesa di Alessandria, da cui la fede si sparse in breve per tutta l'Africa settentrionale.
Osservazione.
I ROMANI PONTEFICI SUCCESSORI DI S. PIETRO E VICARI DI GESÙ CRISTO.
S. Pietro era il Vicario di Gesù Cristo in terra e il Capo della sua Chiesa; e questa dignità doveva, per volere di Gesù stesso, trasmettersi ai suoi successsori. Or, avendo S. Pietro eletto a sua sede definitiva la città di Roma, saranno Vicari di Gesù C. e Capi supremi della Chiesa i successori di Pietro sulla cattedra di Roma, cioè i Romani Pontefici.
Così pure sarà la Chiesa di Gesù Cristo quella che avrà per capo i successori di S. Pietro ossia i Romani Potenfici; e tutti sappiamo essere questa la Chiesa Cattolica.
3*
La persecuzione di Nerone.
Nerone, l'imperatore famoso per le sue crudeltà, prese a perseguitare fieramente la Chiesa di Gesù. Accusò i cristiani di essere gli autori àtW'incendio di Roma, che egli stesso aveva fatto appiccare, e tolse da ciò pretesto per suscitare contro di loro una terribile persecuzione.
Chi era denunziato per cristiano veniva messo a morte con i più orribili supplizi. Molti, rivestiti di pelli di bestie feroci, venivan dati in pasto ai cani ; altri eran gittati nel Tevere; altri, unti con pece e zolfo, venivano accesi a guisa di torce e posti a illuminare le notti sugli angoli delle vie o nei giuochi notturni del circo.