CONCLUSIONE.
Qui ha termine la Storia Sacra. In essa noi abbiamo considerato cose della massima importanza:
La creazione dell'uomo a immagine e somiglianza di Dio e la sua elevazione allo stato soprannaturale.
La sua prevaricazione col peccato.
L'immensa misericordia di Dio nel promettergli il Salvatore, dandogli così modo, subito dopo il peccato, di trovar redenzione e salute.
L'ammirabile provvidenza con cui Iddio nei 4000 anni dell'A. T. ha preparato il mondo alla venuta del Salvatore promesso.
La venuta del Salvatore nella persona di Gesù Cristo, a cui tutto fa capo e in cui tutto si concentra.
La predicazione da Gesù fatta del suo vangelo e il compimento della Redenzione.
La fondazione della Chiesa con a capo S. Pietro e i successori suoi, i Romani Pontefici.
L'incarico affidato dal Divin Redentore alla sua Chiesa di insegnare la sua dottrina, battezzare e santificare le anime, governare in suo nome i fedeli sino alla fine dei secoli, e guidare così gli uomini al Cielo.
La conseguenza che deriva da queste importantissime verità è che ogni uomo che viene al mondo ha il dovere di credere in Gesù, di entrare a far parte della sua Chiesa e di credere e praticare quanto essa comanda di credere e praticare (1). Non vi è altro modo di servir Dio, partecipare alla Redenzione e arrivare alla Vita eterna.
(I) Chi è fuori della Chiesa per propria colpa e muore senza dolore perfetto ison si salva; ma chi ci si trovi fuori senta propria colpa e viva bene, può salvarsi con l'amor di carità, che unisce a Dio, e in spirito, anche alla Chiesa, cioè all'anima di lei (Catechismo, Capo VI, n. 132).