Almanacco Italiano 1904 di

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      IL NOSTROLa Luna è il eorpo celeste a noi più vicino, potendo giungere tino alla distanza minima di 360,000 km. Essa è 49 volte più piccola della Terra, e siccome questa è 1,310,162 volte più piccola del Sole, questo risulta oltre 64 milioni di volte maggiore del nostro satellite. Pure 1 due dischi ci appaiono quasi eguali perchè la Luna ha bensì nn diametro 400 volte minore di quello del Sole, ma è anche 389 volte più vicina,
      La durata media di una lunazione, ossia rivoluzione lunare sinodica (intervallo fra due consecutivi noviluni) è di 29 gior. 12h 44™ 2»,9, e quindi ciascuna fase risulta, sempre in media, di 7 giorni 9h llm; in realtà, però, queste durate variano molto sensibilmente. Nel 1904, per esempio, la prima lunazione (cominciata aile 16.47 del 17 gennaio) conta 29 giorni ltfMS», le successive scemano gradatamente lino in agosto (29 giorni 7h 31™) e poi risalgono, coli'ultima, a 29 giorni 14h. Dopo 19 anni (235 lunazioni complete) le fasi lunari ritornano presso a poco alle medesime date, posticipando, in media, di circa 2 ore.
      Si chiama età della Luna il numero dei giorni trascorsi dall'ultimo novilunio, contando 1 il giorno stesso della L. N. se questa, come suol dirsi, si è fatta prima di mezzodì, so dopo, l'età 1 spetta al giorno successivo, ed è per questo che talvolta si giunge all'età 29 e talvolta a 30, oltre che per la diversa durata delle lunazioni vere.
      Volendo l'età della Luna, e quindi la fase approssimata, per un dato giorno di un anno diverso dal 1904, basterà prendere in questo Almanacco (tavole mensili) quella che precede o segue tante volte 11 giorni la data proposta, quanti sono gli anni trascorsi o da trascorrere. Per esempio: l'età al 15 maggio 1898 si trova, retrocedendo fino al 10 marzo 1904, che fu 23; l'età al 4 febbraio 1907 sarà quella dell'8 marzo 1904, vale a dire 21.
      Ed ora eccoci alla liquidazione di una leggenda. Il Sole, si dice, ci dà il giorno, e la Luna ci rischiara le notti; ma la cosa è vera soltanto relativamente, anzi, molto relativamente. Noi abbiamo voluto sottoporre al calcolo questa asserzione e dedurre con qualche precisione 11 rapporto tra l'illuminazione solare e lunare, ed eccone i risultati, ottenuti da una formola, che sarà esposta e dimostrata nel nostro Astrofilo. Tenuto conto deila porzione successivamente illuminata del disco lunare e del tempo in cui la Luna ci rischiara in assenza del Sole, ci è risultato che l'illuminazione utile, durante un'intera lunazione, si riduce a 10 notti plenilunari, vale a dire che la Luna compie appena per la terza parte il suo preteso ufficio di luminare notturno. Ora, siccome l'intensità della luce plenilunare è (secondo le ricerche di Bond, che diedero un risultato intermedio tra quelli di Bouguer, 300,000, di Zòllner G00,000 e di Wollaston, 801,072) la 470 millesima parte di quella del Sole, ne viene che la Luna, in ogni sua rivoluzione, ci riflette tanta luce quanta ce ne dà il Sole in meno di un minuto sea.ndo (secondi 0,92), di guisachè la funzione fotometrica del due astri sta, ri-
      SATELUTEspetto alla Terra, nel medio rapporto di 1 a 470,076. Come vedesi, c'è una grande sproporzione, eppure si vaneggia ancora, da taluni, sulla preponderanza degl'influssi lunari nelle vicende atmosferiche!
      La cartina che qui offriamo è sufficiente a far riconoscere le principali particolarità topografiche della Luna, per chi la osservicon piccoli o mediocri cannocchiali. Il polo nord è in alto, il sud in basso, l'est a sinistra, l'ovest a destra. Quanto alla natura della superficie lunare diremo solo che è interamente rocciosa, bucherellata .da innumerevoli crateri di vulcani spenti (aspetto essenzialmente plutonico, direbbe Paolo Gorini), senza alcuna traccia, almeno apprezzabile, di atmosfera e quindi nemmeno di acqua. Date le dimensioni della Luna, le sue montagne sono altissime, specialmente verso il Polo sud (M. Leibnitz, 8230 metri); e i bassipiani grigiastri, detti mari, sono probabilmente costituiti da vasti depositi di lave antiche.
      Nella seguente tavoletta sono indicate le date in cui, nel 1904, la Luna passerà l'equatore celeste o raggiungerà le sue declinazioni massime nord o sud (circa 18° l/z) e le sue minime (perigee) e massime (apogee) distanze, varianti da circa 357 a 407 mila km.
      1904 Xord Equatore Sud Perigei
      Gennaio .... 2-29 8-23 15 4 19
      Febbraio. . . . 26 4-19 11 2 16
      Marzo...... 24 3-17-30 10 1-29 14
      Aprile...... 21 13-27 6 26 10
      Maggio..... 18 11-24 4-31 22 8
      Giugno..... 14 7-20 27 17 5 '
      Luglio..... 12 5-18 24 15 3-30
      Agosto..... 8 1-14-28 21 12 27
      Settembre . . . 4 10-24 17 9 23
      Ottobre..... 2-29 8-22 14 8 20
      Novembre. . . 25 4-18 11 5 17
      Dicembre . . . 23 2-15-29 8 3-27 15


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Almanacco Italiano 1904
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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