Almanacco Italiano 1904 di

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      MAGNETISMO TERRESTREIl nostro globo ha due poli magnetici verso 1 quali si volge l'ago calamitato, ed una linea neutra, o'zona di minima forza, detta equatore magnetico, inclinato di circa 14® sull'equatore geografico. I poli magnetici non coincidono col geografici, ed hanno un lento moto ancora imprecisato. La posizione del polo magnetico boreale venne direttamente rilevata, nel giugno 1831, dall'esploratore artico James Clark Ross nella penisola Boothia Felix, e quella dell'australe venne determinata nel 1900 dalla spedizione inglese di Borchgrevink nella Terra Victoria; ecco le loro coordinate:
      P.N. + 70® 5' 17" e 96® 46' 45" ovest Greenwicb P.à. — 73® 20' e 149® est flPer questa, e per altre circostanze, gene* rali e locali, l'ago magnetico non si dispone che assai raramente, ed in determinati tempi nel piano del meridiano astronomico, cioè precisamente nella linea Nord-Sud. L'angolo che fa la direzione dell'ago con questa linea, o meglio la differenza angolare tra il Nord vero ed il Nòrd magnetico, si chiama declinazione o variazione magnetica o della bussola. Essa varia da luogo a luogo e di tempo in tempo: nel 1580, a Londra era di 11® 15' est, ed a Parigi 16® 31' est; si ridusse a 0® a Londra nel 1663, ed a Parigi nel 1666, poi divenne occidentale raggiungendo il massimo di 17® 3' a Roma nel 1811, di 22® 34' a Parigi nel 1814 e di 24® 43' a Londra nel 1818; ora le declinazioni vanno scemando, finché, ridotte nuovamente a 0®, ritorneranno orientali.
      La cognizione delle declinazioni è essenziale per chi deve usare la bussola in terra od in mare, ed è utile anche a chi voglia semplicemente orientarsi con qualche precisione.
      Abbiamo perciò calcolato, per il 1® gennaio 1904 e per 36 località italiane, i seguenti valori angolari, tutti occidentali, avvertendo che diminuiscono di 0',5 al mese.
      Alessandria. . 11®14' Maddalena . . 10® 44'
      Ancona . . . . 9 3 Messina . . . . 8 12
      Bari...... 7 45 Milano. . . .
      Bergamo . . . 10 55 Napoli. . . .
      Bologna . . . . 10 6 Novara. . . .
      Brindisi 7 25 Oneglia . . . . 11 21
      Cagliari . . . . 10 39 Palermo. . . . 8 59
      Caprera. . . . 10 52 Pisa.....
      Catania . . . . 8 26 Potenza . .. . 8 12
      Catanzaro. . . 7 60 Reggio Cai. . . 8 12
      Civitavecchia. 9 49 Roma , . . .
      Cosenza . . . . 8 2 Sassari. . . .
      Domodossola. 11 32 Spezia . . . .
      Firenze . . . . 10 5 Taranto . . . . 7 38
      Foggia..... 8 16 Torino. . . . 11 6
      Genova . . . . , 11 54 Udine
      Girgenti. . . . 8 52 Venezia . . . . 9 43
      Livorno . . . . 10 25 Verona. . . . . 10 10
      In base a questi dati, anzi a quelli di tutte le 175 stazioni italiane, ed a qualche altro ancora, noi tracciammo, tanto per dare un'idea delle carte magnetiche, l'unito abbozzo delle isogoniche italiane, cioè di quelle linee che passano per tutti i punti terrestri di eguale declinazione. Certamente non bastano 175 stazioni a fornire una buona cartamagnetica per un'estensione come quella dell'Italia (la Francia ne ha 617), ad ogni modo le curve qui tracciate di grado in grado potranno subire altre inflessioni — specialmente sul basso Veneto, sulla Valtellina occidentale, in Piemonte, Liguria e Sardegna — ma non radicalmente mutare di forma e posizione, benché il loro valore numerico vada sempre variando, non soltanto per le variazioni secolari, ma bensì per quelle annue (piccole deviazioni orientali in primavera, occidentali nel resto dell'anno) e quelle diurne (lievi deviazioni orientali al mattino, occidentali nel pomeriggio).'
      Una sbarra magnetica sospesa per il suo centro di figura in modo da potersi muovere in ogni senso, presenterebbe un altro interessante fenomeno, quello dell' inclinazione, cioè dell'abbassamento di una delle estremità verso il polo magnetico prevalente, abbassamento tanto maggiore quanto più ci si avvicina al polo stesso. Il valore dell'inclinazione, in Italia, aumenta da 62 (Sicilia) a 63 gradi (Alpi); a Roma il 1® gennaio 1904, è di 57®47', cifra che diminuisce di circa 2' all'anno.
      L'ago magnetico si considera, perciò, come sollecitato da due distinto forze, una (componente orizzontale), che agisce come forza direttiva, cioè che dà all'ago la direzione, l'altra (componente verticale) che lo abbassa verso il polo, dandogli l'inclinazione. La risultante od intensità totale, si ottiene dividendo la competente orizzontale (determinata mediante il numero delle oscillazioni dell'ago per riprendere l'equilibrio dopo un'apposita deviazione) per il coseno dell'inclinazione. Ne risultano dei valori compresi tra quello minimo all' equatore dinamico (poco diverso dall'equatore magnetico o zona senza Inclinazione) e quello massimo dei poli magnetici, valori che stanno fra loro presso a poco come 1 a 2,5.


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Almanacco Italiano 1904
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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