Almanacco Italiano 1904 di
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ESPOSIZIONE DI BRESCIASOTTO L'ALTO PATRONATO DI S. M. IL RE
Agraria — Industria — Previdenza — Armi e Sport — Arte Sacra.
(Maggio-Settembre del 1904).
Chiesa di San Pietro in Oliveto e convento dei Carmelitani scalzi esistenti in uno dei viali del Castello.
Fu detto che nella mostra bresciana del 1904, il primo e maggior espositore in Castello sarà il Castello stesso. Chi non è tot-nato a Brescia da una ventina d'anni, piglierà questo per un arguto bisticcio o anche per una maliziosa facezia. Come? Quel Colie brullo tutto sassaie da serpi, dalla cui vetta guatano in giù bieche muraglie delle età dei Vescovi, dei Visconti, dei Veneti, dell'Austria, sarebbe divenuto luogo da farvi un'esposizione? Ma non furono anche fucilati lassù a frotte i bresciani vinti nelle dieci giornate del 1849? Luogo da andarvi a piangere, quel Castello!
Ebbene, Brescia, in vent'anni, adagio adagio, senza dispendi, quasi senza avvedersene trasformò il suo Colle in uno de*più bei passeggi d'Italia, di cui veramente era già una delle più belle viste. Gli stranieri Io chiamarono il Falco; di lassù deve essere parso loro di sentirsi dire davvero: u Spiega l'ugne l'Italia ti do. „ E lassù incrudelirono dominatori; ma di lassù se n'andarono una bella notte del giugno 1859, quasi furtivamente, per non tornarvi mai più; si appressava Garibaldi, venivano Vittorio Emanuele e Napoleone. Brescia vi inalzò poi i ricordi de'suol figli sagrlficati.
Dal Castello dì Brescia, di tra il verde dei viali rigogliosi, si coglie in un occhiata le pianura padana come un mare. I«i certi giorni d'inverno, quando l'aria è limpidissima, si vede di lassù la catena dell'Appennino cos'i che par di poterla toccare. Le Prealpi bresciane e bergamasehesi profilanoanord-ovest, lasciando indovinare le loro valli profonde e quasi il lavoro che vi ferve. Da occidente si affacciano cime d'alpi fino al Monterosa. E torno torno al Castello, che sembra balzato in un ora d'esultanza su dalla città cui invece oppresse, borghi e villaggi e ville nella campagna ubertosa. Da sud-est, non tanto lontana che non se ne possa vedere la massiccia quadratura, rompe l'ondulata linea dei colli famosi la torre di Solferino, altro luogo di nome significativo ai tempi dell'Austria. Si chiamava " La spia d'Italia. „ E i Ronchi? Stanno lì a fianco del Castello, popolati di ville e così divisi da siepi, da macìe, da muri, che pare che ogni bresciano vi possegga ii suo palmo di terra.
Ebbe dunque un momento felice chi primo ideò di far ia Mostra nel Castello ; tanto
1 w ,ff 1 TI V T T aumentano e si conservano con la ^fi CAPELLI CHININA-MIGONE
^ ( Vedi annunzio di fronte al frontespizio). È
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Almanacco Italiano 1904
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze 1904
pagine 672 |
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Pagina (268/477)
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