Almanacco Italiano 1904 di

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      LA SVIZZERA ITALIANAI territorii che, sebbene situati sul versante italiano delle Alpi, fanno parte tuttavia della Confederazione Svizzera, si estendono per un'area di circa 4P0Ó km2 nei bacini della Toce, del Ticino, dell'Adda e dell'Adige: nel bacino della Toce il piccolo distretto dell'alta vai Divedrò a pie del valico del Sempione (km2 178), faciente parte del Canton Vallese, — nel bacino del Ticino (e per minime porzioni in quello del lago di Como e in quel dell' Olona), il Canton Ticino quasi intero (2786 km2 su 2818) e la vai Mesocco del Canton Grigioni (km2 465), — nel bacino dell'Adda l due distretti di vai Bregaglia (km2 191) e di vai Poschiavo (239), appartenenti al Canton Grigioni, — nel bacino dell'Adige la vai Monastero, appartenente coi suoi 134 km2 allo stesso Cantone.
      Geograficamente italiani tutti per la loro giacitura rispetto al grande spartiacque alpino, codesti territorii hanno bensì veduto nei secoli andati aggravarsi su loro il dominio elvetico, poi, mutato il dominio in fratellanza di liberi, perpetuarsi il legame politico che li univa cogli Svizzeri d'oltralpe, ma in nulla essi banno perduto tuttavia, in così varie vicende, dell' italianità deUa stirpe e del linguaggio.
      Appaiono, è vero, in qualche punto della Svizzera Italiana propagini isolate d'altre genti e d'altri linguaggi, ma tali che occupano un posto assolutamente esiguo di fronte agl'Italiani. Tedeschi sono infatti i soli piccolissimi territorii di vai Divedrò, e di Bosco in Valle Maggia (Canton Ticino): popolato da Vallesani il primo già fin dal secolo XII per laStrada del Sempione: gola di Gondo.
      facile accessibilità di quel bacino per chi viene da oltre Sempione (mentre v'ha solo una stretta forra aperta verso l'Italia), popolato pure da Vallesani nel secolo XII il re-
      moto comune di Bosco, per essersi quivi stanziata l'estrema avanguardia di que'montanari, occupatori della contigua valle For-mazza. Nè più ragguardevole eccezione è quella della vai Monastero, popolata da Ladini con sensibile intrusione di elementi tedeschi, come quella eh' è in facile comunicazione col territorio ladino dell'Engadina e, per la parte inferiore della valle, con la vai Venosta di linguaggio tedesco.
      Non si tratta qui, dunque, che di estensioni piccolissime di territorio, assai lontane l'una dall'altra, e di poco più di due migliaia d'individui di fronte ai 150,000 cittadini della Svizzera Italiana.
      1. Val Divedrò. — Appartiene in questa parte alla Svizzera il bacino superiore della valle della Diveria con le piccole valli laterali, formanti due comuni, Gondo e Simpeln, annessi al circolo di Brig. Il censimento del 1900 vi registrò appena 483 abitanti, dei quali 352 nel comune di Simpeln (Sempione): piccola popolazione, come vuole il territorio montano assai povero di risorse. Scarso profitto dànno infatti la pastorizia, il meschino escavo de'minerali auriferi di Gondo, il passaggio de' viandanti lungo la grande strada del Sempione: risorsa destinata ben presto a cessare, quest'ultima, per l'apertura prossima del transito ferroviario sotto il Monte Leone da Iselle a Brig.
      Gli abitanti sono vallesani d'origine e tedeschi di dialetto, ma la diminuzione continua dell'elemento tedesco nel Vallese di fronte al francese che risale la valle, fa presagire il giorno, pur lontano, in cui forse la propagine tedesca di vai Divedrò abbia ad essere isolata fra le parlate francese ed italiana.
      2. Canton Ticino. — Tutto quanto italiano per la sua positura, giacendo esso per soli 32 km2 sul versante settentrionale delle Alpi Lepontine, il Cantone prende nome dal fiume, che lo attraversa per tanta parte e nel quale vanno a confluire quasi tutte le acque irriganti la regione.
      Montuoso su tutta quanta la sua superficie per il vario e rotto scoscendersi dei contrafforti alpini e prealpini scendenti verso la pianura padana, esso non si distende ili piano che nel fondo delle valli più larghe, e non s'apre in estesi bacini se non intorno agli specchi lacustri del Ceresio e del Verbano. Pure in questa così generale accidentalità di suolo, è agevole distinguere nel Cantone due parti fisicamente abbastanza diverse: la settentrionale posta a nord della barriera del Ceneri, nella quale prevale quasi interamente il carattere alpino; la meridionale posta a sud del Ceneri, nella quale le forme del terreno ed il paesaggio appaiono prevalentemente prealpini. 11 Sopraceneri presenta infatti, fuorché nel territorio aperto sul Lago Maggiore, rilievi montani assai elevati ed erti, quasi grandi bastioni regolari con cime quasi uniformemente elevate fra


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Almanacco Italiano 1904
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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