Almanacco Italiano 1904 di
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i Capolavori pell'arte nostraLe 25 più belle pitture dei 25 più grandi dipintori italiani, conservate in Italia. (*)
(Vedansi le Tavole in principio del volume).
1. - GIOTTOSposalizio della Povertà.
(Assisi, Basilica inferiore di San Francesco, nella vòlta della crociera sopra l'Aitar Maggioro).
Giotto di Bondone, nato a Firenze nel 1266 (?) da umile gente. Scolaro di Cimabue e di Giovanni Pisano. Fu amico di Dante Alighieri. Lavorò ad Assisi, a Roma, a Padova, a Ravenna, a Firenze. Morì in patria l'8 genn. 1337.
— Questo è forse l'affresco in cui la tecnica giottesca raggiunge la sua più alia espressione e s'accosta maggiormente all'ispirazione di Dante. Gesù, tenendo il capo lievemente reclinato e lo sguardo sopra San Francesco, accosta alla sua destra la destra della sposa (la Povertà) la quale accondiscende, celestialmente sorridendo, alle nozze, e con la sinistra trasmette l'anello, ricevuto dal Santo, alla Speranza. Questa alza la mano per prenderlo, mentre la Carità che le sta a fianco, ritratta con la corona di rose e le tre fiamme, offre timidamente un cuore agli Sposi. E che incantevole figura quella della Povertà! Dinanzi a lei si vede un cane, che le abbaia contro, ed un fanciullo che le scaglia un sasso, mentre un altro fanciullo, di fianco, tenta di percoterla con un bastone. Ella non cura; guarda Fraucesco e sorride. È vestita d'una lacera camicia bianca, tutta rappezzata e sbrindellata, stretta al fianco da una corda. Cammina sopra un arido cespuglio di spine; ma da queste si alza an lnngo stelo allietato in vetta di rose. Lo sposalizio del Santo con la Povertà, il cane che abbaia contro questa, le spine con la rosa " in sulla cima „ sono tutte imagini dantesche.
2. - GENTILE DA FABRIANO L'Adorazione dei Magi. (Firenze, Galleria dell'Accademia di B. A.).
Gentile da Fabriano, nato in Fabriano, città della Marca d'Ancona fra il 1360 e il 1370, da Nicolò di Giovanni Massi. Fu scolaro del concittadino Allegretto Nuzi ed amico del Beato
Angelico. Lasciò opere in patria, in Orvieto, in Firenze, in Roma e in Venezia. Mori in Roma nel 1427.
— La scuola pittorica svoltasi tra Fabriano, Gubbio e Foligno è ancora poco nota, quantunque conti artisti di grande valore. Non mancano monografie dei maggiori, come Ottaviano Nelli e Gentile da Fabriano; ma sono come slegate dal complesso che aspetta ancora il suo storico che ne indaghi le origini, gl'influssi, e ne classifichi lo opere. Ad ogni modo, le future ricerche non potranno togliere a Gentile da Fabriano il merito d'essere stato il più notevole fra tutti i pittori di quel nucleo dell'alta Marca e della vicina zona umbra, ed uno dei fecondatori dell'arte veneziana insieme al Pisanello.
L'Adorazione dei Magi, che riproduciamo è da ritenere il suo capolavoro.
La pittura ha quella gaiezza ed armonia di tinte che è uno dei caratteri della scuola umbra ; manca peraltro la prospettiva aerea, e troppo profusi sono gli ornamenti a rilievi messi ad oro. „ Cosi i signori Crowe e Cavalcasene, ma convien notare che sentimento, bellezza e poesia sono pregi altissimi dei dipinti di Gentile, la cui timidezza d'innanzi alia rude realtà gli valse di saper conservare la visione del mondo ideale.
3. - BEATO ANGELICO (Fra Giovanni da Fiesole)
L'Annunziazione della Vergine.
(Firenze, Museo di San Marco).
Giovanni (Frate) da Fiesole, detto il Beato Angelico, nato presso il castello di Vicchio nella provincia di Mugello in Toscana l'anno 1387 da un tal Pietro di cui si ignorano il nome e la condizione. Sembra uscito dalla scuola di Gherardo Stamina. Lavorò nel celebre Convento di San Marco in Firenze, ad Orvieto, indi a Roma, chiamatovi da Eugenio IV. Morì in questa città l'anno 1455.
— Nessun pittore uguagliò certo il Beato Angelico nell'espressione delia purezza e della fede. Le sue opere, benché compiute durante la prima Rinascenza, vibrano ancora del gran-
(*) Le descrizioni dei singoli capolavori sono dovute al eh. prof. Corrado Ricci: i cenni biografici che le precedouo, ad altro collaboratore dell'Almanacco.
Gli olii d'oliva della Casa P. Sasso e F.« di Oneglia sono gli unici perfetti.
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Almanacco Italiano 1904
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze 1904
pagine 672 |
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Pagina (439/477)
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