Almanacco Italiano 1904 di

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      pericolo di far ridere il pubblico, il quale si abbandona ad un'infinità di commenti gli uni meno benevoli degli altri.
      di cornice, la completa, è assolutamente la sua subalterna. E questo è qu into si sono proposti i decoratori, e questo iu gran parte hanno ottenuto.
      Dell'aver dato Importanza mondiale a queste Esposizioni, il merito precipuo è del povero Selvatico, il mantenerlo è del Fradeletto, per quanto egli sia fatto segno a critiche acerbe e ad ire più acerbe ancora, per la solita disavventura di coloro che si assumono un lavoro colossale cho deve contentare un numero stragrande di persone.
      Come non urtare suscettibilità? come rendere ad ognuno la giustizia dovuta? come non incappare in qualche atto che non leda interessi particolari, amor proprio, orgoglio, presunzione? Qui tutte le passioni umane sono messe a conflitto. Impossibile evitare gli urti, sanare, medicare, senza che un coro di recriminazioni non si alzi intorno all'unico responsabile di questo immane lavoro. Ma l'on. Fradeletto ha la coscienza dell'opera sua nobile e stimata, e per Venezia e per l'Arte egli sagrifica la sua suscettibilità d'uomo e prosegue infaticabile nel cammino intrapreso.
      Tornando alle Sale, dirò che fra le regionali quella del Lazio domina su tutte per austerità doviziosa, per regalità. Le tinte sobrie, rilevate dall'oro senza sovrabbondanze esagerate, il tappeto, le sedie, l'elegante artistica fontana dell'Apolloni, tutto si fonde armoniosamente iu una calma signorile, nella quale i quadri fanno un leggiadro distacco.
      Poi in ordine vengono la Piemontese, l'Emiliana, la Meridionale, la Toscana, le Veneziane.
      L'Emiliana, lungamente discussa, ha una freschissima decoiazione floreale bianca e oro intonata bene con le delicatezze del reseda. C'è torse una esuberanza di iridi, flore decorativo in sommo grado, ma del quale si fa oggi un vero abuso, per cui viene in uggia. Questo l'unico difetto.
      La Veneziana è un po'rude, con quel fregio tagliente a punte di pennoni e di vele. Se si volle con esso simboleggiare la storica forza di un popolo classico, non si tenne conto di quelle leggi d'armonia che sole danno bellezza all'arte decorativa. Fragiacomo che è pure un artista illustre e sul cui talento non si può discutere, come decoratore appare deficiente. Ciò non si può dire di Maiuella, che nelle sale dei Giornalisti esplicò tutto il suo gusto originale.
      Il salottino rosa lascia un po'freddi, e forse non risponde alle esigenze di un gusto raffinato, ma la Sala di lettura e il fumoir, benché questo sia troppo pesante nel mosaico del soffitto, sono due veri gioielii.
      In verità l'arte decorativa non fa, come si temeva, concorrenza all'arte pura. Le serveDunque manca il capolavoro, o per lo meno il quadro — è un po' difficile aver sempre sotto mano dei capolavori — ma non mancano, come dissi dianzi, le nobili opere ad attestare dell'ingegno umano, sempre vivo, sempre creatore. Gli italiani in questa gara mettono una serietà d'intenti che fa loro grandissimo onore. Abbiamo qni nomi consacrati e nomi nuovi che affermano tutto il nostro orgoglio e tutto il nostro chauobiisme.
      Morbelli ha cinque quadri, che attirano in special modo per la luce viva.
      11 suo sole è proprio sole che scalda la vecchiaia assiderata di quei ricoverati. Si menò tanto scalpore pel raggio di sole nel D iello di Répine, ma questo del Morbelli è vivido e caldo come quello, e come quello reso perfettamente.
      Paesaggio e ritratto, ecco come si compendia la mostra, tolti i superbi quadri del Morbelli e pochi altri ancora.
      Paesaggi sentiti, dipinti con sentimento di poesia, di grazia, ripro.lucenti Vttnimi delle cose, come forse fu mai riprodotta. Gli artisti si compenetrano delle luci e delle forme e danno una fisonomia alle cose, penetrandone la delicata psicologia, sfuggente ai profani.
      Ritratti profondamente studiati, nei quali non si riproduce una figura, un temperamento fisico, ma si scruta il carattere, e ci si imprime in linee sapienti cos'i, da rendere viva e parlante l'immagine della persona ritratta nelle sue attitudini d'anima, d'intelligenza, nell'interezza del suo carattere.
      Non so se sbaglio, perchè per mia disgrazia non ho la lente del critico a mia disposizione, ma parmi che non si potrebbe arrivare a maggior evidenza di quella raggiunta da Kroyer nel ritratto del dott. Schandorph. Nò a maggior sentimento del ritratto di Min maire del Milesi. Nè a maggior sapienza di tecnica di quelli dello Zorn.
      Boldini — un ferrarese salito in gran fama a Parigi — ha il ritratto di Donna Franca Florio, un corpo tormentato, serpentino, iuvero-simile, sul quale si erge una spirituale testina piena di carattere e di vita. Sargent che conosce tutti i lenocinli dell'arte, ci dà riunite in gruppo elegante le tre sorelle Hunter, con le graziose teste fresche e leggiadre come fiori chinate in graziosi atteggiamenti sulle-spalle dalla linea signorile: un quadro che-iusieme a quelli del De la Gandara accentua, l'aristocrazia della mostra.
      De la Gandara! altro discusso. Disegna male le mani, forza le pose. Ma la finezza di quelle ligure idealizzate dalla carezza del suo pennello sottile!! Ma la leggerezza di quei veli, la vaporosità di quelle sete, di quei pizzi 1
      ^raOSMEODONT
     
      PREMIATO DENTIFRICIO DI MIGONE E C.
      ( Vedi antiumio di fronte al fi ontespizió).
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Almanacco Italiano 1904
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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