Almanacco Italiano 1904 di

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      Impossibile riprodurre con più spirito e più grazia le moderne vesti femminili.
      E Zuloaga? — l'altro spagnuolo discusso ed ammirato. — I visi, le carni delle sue figure sono o avvinazzati o Inverosimili o verdastri si, è vero, ma quella Zia Luigia!
      Noi l'abbiamo incontrata Zia Luigia arcigna e bonaria, colle sue nipoti, col suo canino, con le vesti energicamente raccolte. È lei che abbiamo visto un po' dappertutto : alle Cascine, in Piazza San Marco, sotto la Galleria, sotto i Portici di Po, sempre e dovunque eguale, corpulenta, faccendona, instancabile. Nessuna più viva di lei : c' è il movimento nel suo corpo, c'è lo scintillìo del suo sguardo sotto la veletta, e con poche pennellate il miracolo è compiuto. Zuloaga è stato una rivelazione come De la Gandara; forse le uniche dell'Esposizione.
      Perchè non sono più novità per quanto siano sempre all'altezza del loro ingegno, Nono, Canonica, Grosso, Eragiacomo, Sartorio, Calcano, Calderini, Mentessi, Cifariello, Tren-tacoste. Meunier, Mesdag, Dagnan-Bouveret, Carolus-Durand, Rodin, Lenbach, ec., tutti nomi dei quali si infiorano le Esposizioni Veneziane.
      Una lieta e speriamo sicura promessa è il giovane scultore De Lotto che espone una statuina: Fure linfe, di una squisitezza di modellazione non comune, e un torso di Lottatore vigoroso e sobrio nella sua grande forza muscolare, un nudo sapiente degno di un ingegno maturo.
      Fure linfe nell'atteggiamento ricorda il bellissimo Narciso di Del Zotto, ma ciò non toglie pregio alla fattura. Emilio Bisi col suo In gurgite Vasto si dimostra oltre che eletto artista, pensatore acuto. Il suo gruppo fa sostare, e nessuno si diparte da quello senza una parola di simpatia.
      I paesisti abbondano. Dissi già che quasi l'Esposizione si compendia tutta fra paesisti e ritrattisti. E quelli non meno di questi hanno compreso che non si può solo ritrarre il vero anche a perfezione, se al vero non si dà un significato, un'anima, uno spirito informatore che lo vivifichi.
      È sempre V anima delle cose che nonw rimane muta nella mente del poeta che crea „ o dell'artista, ma vive e rifulge sotto l'abilità di un pennello guidato da un'idea.
      I paesaggi anche qui non hanno, per la maggior parte, freddezze di fotografie, ma limpide visioni di freschezza, ma profonde os-
      servazioni della natura, ma una spiritualità, che dà la misura della personalità dell'artista.
      E valgono per tutti, i paesaggi del Sai-torelli intensamente poetici, quelii di Casciaro così luminosi e così ridenti.
      Parlo di questi due perchè tutti e due dato lo sgambetto all'Accademia, studiarono perseverantemente da loro, con una tecnica propria, che determina la spiccata personalità delle loro opere.
      Fra gli oggetti di decorazione, ammiratis-simi i Cuori d'oro del Norsa di Venezia; una rievocazione genialissima di un'arte passata, ch'io ho ammirato con entusiasmo in tutte le produzioni, tranne che nei cuscini pei quali occorrono le morbidezze delle sete e dei velluti e non la freddezza del cuoio.
      Coi Cuori d'oro un grande successo fu quello dell'Arte della Ceramica di Firenze che diede saggi bellissimi delle sue magnifiche produzioni, una novità delle quali sono i vasi a riflessi metallici veramente sontuosi e degni d'ogni elogio.
      La mia corsa è rapida ed incompleta e più che una rivista vuole essere un'attestazione della grande importanza di queste Mostre che gareggiano con quelle di Monaco e di Parigi, forse superandole nella quantità delle vendite veramente considerevoli.
      Una cosa sola si deve deplorare : l'eccessivo rigorismo della Giurìa d'accettazione. Una Giurìa male scelta, i cui membri erano forse — salvo eccezioni — i meno atti ad intendere ed apprezzare i criteri e i temperamenti dei nostri artisti.
      E lo possiamo dedurre dalle opere esposte da uno di questi membri, delle quali taluna così infantile da far rimanere trasecolati, come se fosse sogno quello che in realtà ci sta davanti.
      Molti refusés ridono di cuore e si consolano giudicando 1 loro giudici.
      Maba Antellino.
      _ _ Cav. Aug.1 Barbanti-Bròdano
      Medico dentistaBOLOGNA, Via Venezia, 3
      f » fi fi miT T T aumentano e si conservano con la ^
      (I CAPELLI CHININA-MIGONE^ (Vedi annunzio di fronte al frontespizio). ^É


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Almanacco Italiano 1904
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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