Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di

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      Genova di proseguire il viaggio. Si recò allora a l'arma, dove lo raggiunse la nuova della morte di madonna Laura e poi di due suoi come fratelli, Giovanni Colonna e il giureconsulto ^Giovanni d'Andrea. Per consolarsi dell'acerbo triplice cordoglio, continuò a viaggiare: fu a Ferrara, a Padova e a Firenze. Quivi ebbe ospitalità dal Boccaccio e conobbe-di persona Giovanni da Strada e il candido priore de' SS. Apostoli, Francesco Nelli. In via per Roma, rimase ferito a una gamba piuttosto gravemente; tornandone, nel decembre si fermò ad Arezzo, dove gli fn fatta gran festa e mostrata la casa natia reverentemente conservata e custodita dai memori e devoti concittadini. Nel 1351 riceveva a Padova, a mezzo del Boccaccio, l'invito di Firenze, che, restituitigli i beni paterni, lo designava Rettore del suo Studio: offerta che il Petrarca non accettò. Se;_ :iitò invece la vita errabonda: tornò ancora a 1 arma e a Valclilusa: poi, lasciando Avignone per non ritornarvi più, nella primavera del '53 scese novamente in Italia e vi rimase fino alla morte, godendo i lauti frutti d'una lunga vita piena di opere e di gloria. Ebbe grandi onori a Milano da'Visconti, che lo inviarono lor messaggero a Carlo IV in Praga e a Giovanni il buono a Parigi ; la Repubblica veneta lo onorò di un palagio sulla Riva degli Schiavoni, altri doni e altri omaggi ebbe da' Carraresi in Padova. Ma già lo incalzavano gli anni che neppur rispettan la gloria: si che, dopo il '70, si ritrasse ad Arquà
      pace, l'amoroso poeta placidamente mori. Lo trovò Lombardo da Serico nel suo studiolo, fra i libri, col capo reclinato sul volume aperto di Virgilio, come il sonno l'avesse vinto, la mattina del 19 luglio 1374. Il suo corpo, con grande onore e compianto, fu seppellito in Arquà, dinanzi alla chiesa.
      Casa del Petrarca ad Arquì.
      in compagnia di Francesca moglie di Fran-oescuolo da Bussano, sua figliuola naturale, essendogli già da tempo morto l'altro figliuolo, Giovanni, dal quale sembra non molte' consolazioni traesse il suo cuore paterno. Ad Arquà in una sua piccola casa modesta ma piacevole e decente in mezzo a que'deliziosi colli Euganei che si veston, come i colli toscani, di viti e di olivi, trascorse il resto della vita tranquillo, senza sollecitazioni, senza ro-mori, leggendo, meditando, lodando Iddio. E jà, in quel nido di domestica dolcezza e diSepolcro del Petrarca ad Arquà.
      Questo, in breve, il racconto della vita di messer Francesco Petrarca. Diremo ora, pur molto brevemente, delle opere sue.
      Scrisse, nella vita e nella morie di Laura, molte rime, e altre intorno a vari argomeuti, e tutte egli medesimo raccolse col titolo di Rerum vulyarium fragmenta; sonetti, canzoni, ballate, madrigali e sestine, che noi conosciamo con nome di Canzoniere e che, in-siem co' Trionfi, poemetto allegorico in terza rima, son le soie opere in lingua italiaua del Petrarca, e formano la sua maggiore e verace gloria: si può anzi affermare che sol per queste sue cose volgari il nome di lui durerà immortale accanto a quelli de' più grandi poeti del mondo.
      Il Cantoniere si divulgò presto frale genti, e nel 1470, per cura di Pietro Bembo, fu stampato la prima volta a Venezia da Vindelin da Spira. Ne' codici Vatic. lat. 3105 e 31%, se ne hanno due raccolte autografe. Ottime edizioni moderne son quella proenrata dal compianto Giovanni Mestica (Firenze, Barbèra, lSite.) e da' proff. Carducci e Ferrami (Firenze, Sansoni, 181)9), che vi han dato pure un buon commento alle rime. Ricorderemo anche i saggi di commenti di G. Carducci alle rime d'argomenti storici, morali e diversi (Livorno, Vigo, 1870) e del Finzi (Torino, Paravia). Quanto a 'Trionfi si cerchi l'edizione critica di C. Ar-pel (Halle, A. S., Xiemeyer, 1901) e si leg^a la Difesa di F. Petrarca del Melodia (Firenze, Le Monnier, 1902) nella Hi hi. petra rchesra Biagi-Passerini, n. 2, lo studio di G. A. Ck-sarf.o, Vinte e il Petrarca, nel Giorn. dantesco, I, 473, ec.
      In maggior numero ma di minor fama son le opere latine del Petrarca. L'Africa, poema epico iu versi esametri sulla seconda guerraarricciolina-migone
      Con questa r.os'ra preparazione, alla quale abbi.un» dedicato seni studii, si dà alla Capigliatura una arricciatura pcraistentOj rendendola in pari tempo morbida, lucida e finente. — Si vende in fiale da L. 1,25 cadauna, cent 80 per la spedizione, 3 fiale L. 4, franche di porto.


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Almanacco Italiano 1904 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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