Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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7irml devono essere indicate nel mr.rglne pa-raileianiente alla riga ov'è accennato l'errore, o più vicino che è possibile; se per mancanza di spazio la correzione debba segnarsi molto lontano, sarà utile di tracciare una leggiera linea dal luogo dell'errore a quello ov'è la correzione, ma non si abusi di questo mezzo estremo, il quale complica la lettura delle bozze. — Se il compositore abbia saltato nell'originale alcune righe, non occorre trascriverle tutte sulla bozza, ma basta fare al luogo della mancanza un segno così [, e ripetendo in margine lo stesso segno scrivervi di seguito fra parentesi (Vedi l'originale). — Le correzioni si segnano sui due margini della bozza, facendo a sinistra le correzioni della prima metà delia riga, a destra quelle dell'altra metà. — Del resto per l'uso dei segni di correzione, si prenda nrrma dagli esempi contenuti nella pagina qui appresso.
L'autore deve ricordare che se le correzioni e i cambiamenti da lui portati all'originale sulle bozze di stampa eccedono un limite ragionevole, e specialmente se vi sia della composizione annullata, la tipografia gli presenterà a parte il conto delle correzioni straordinarie, che si pagano un tanto l'ora, e che possono facilmente salire a cifre molto aite, e anche a raggiungere o superare la spesa ordinaria della composizione. — Le bozze di stampa, corrette e da correggersi, anche riunite al loro originale, si possono spedire per post», sottofascia, con la tassa degli stampati, cioè 2 cent, ogni 50 grammi.
All'autore ordinariamente spetta di scegliere il sistema col quale desidera che sia illustrato il suo libro. Se le illustrazioni vanno intercalate nel testo, o in qualunque modo stampate contemporaneamente al testo, anche se in pagine distinte, si può scegliere fra la incisione in legno e la zincotlpia (più propriamente fototipografia); per le tavole stampate fuori testo, si può scegliere fra la litografia, l'incisione in rame, la fototipia e altri processi fotomeccanici (fotoglittica, fotoincisione propriamente detta, ec.). Sono più economici fra tutti i sistemi, la zincotlpia e la litografia. La zincotlpia e la fototipia, essendo dei procedimenti fotomeccanici, possono riprodurre direttamente i disegni originali dell'autore o di altri, fotografie, stampe, ec.; ma la zincotlpia, se riproduce benissimo e senz'altro aiuto i disegni geometrici, meccanici, o anche artistici ma a tratteggio, non può riprodurre i disegni a chiaroscuro senza il cosiddetto reticolato o la grammatura, che danno un'impressione monotona alle illustrazioni: esse, infatti, appaiono, soprattutto se eseguite o tirate poco abilmente, povere di toni, e quasi vedute attraverso a una nebbia.
La incisione in legno si paga da 25 a 35 cent, il cm. q., secondo che si tratti di lavori artistici o tecnici, escluso naturalmente il compenso del disegnatore: dai legni incisi si levano ordinariamente dei galvani, ossia clichés galvanizzati, che hanno maggior resistenza, e si riproducono a volontà: quindi gli editori sogliono venderli e comprarli a prezzi vària-bili. La litografia è alquanto più economica: essa è utilissima specialmente nelle illustrazioni a colori. La zincotlpia costa dai 10 ai 20 cent, il cm. q. secondo che occorre o noil reticolalo e che questo è più o meno fitto: la fototipia va a prezzi diversi, alquanto più alti ma sempre abbastanza miti. Invece la incisione in rame, e in minor proporzione la fotocalcografia (incisione fotomeccanica su rame), la fotoglittica, ec., sono sistemi di lusso. La fotocaloografia si paga, secondo i lavori e gli stabilimenti, dai 16 ai 25 cent, il cm. q., con un minimo di 25 lire o su per giù. Quanto alle illustrazioni a colore, oltre alla cromolitografia, che ha risorse inesauribili, ma che è costosa se deve dare effetti artistici, oggi si va diffondendo la tricromia, che può fare riproduzioni con i tre colori fondamentali da originali colorati (acquerelli, ec.), e In rari casi anche della natura (soggetti Inanimati); costa da 60 a 70 cent, il cm. q. Più economica è la bicromia che dà prove di buon effetto da originali espressamente preparati, e costa dai 30 ai 35 cent, il cm. q. Del resto, maggiori ragguagli su questi processi fotomeccanici si troveranno nell'articolo che segue il presente.
L'autore che vuole tutelare i propri interessi deve prendere cognizione della leggo sui diritti d'autore del 19 settembre 1882, n. 1012 e relativo regolamento. La legge stabilisce che gli autori delle opeie. dell'ingegno hanno il diritto esclusivo di pubblicarle, e quello di riprodurle e di spacciarne le riproduzioni. Questo diritto esclusivo dura per tutta la vita dell'autore, e se l'autore muore prima che sieno decorsi 40 anni dalla pubblicazione dell'opera, continua nei suoi eredi fino al compimento di tal termine; dopo di che comincia un secondo periodo di 40 anni, durante il quale l'opera può essere riprodotta e venduta da chiunque, senza il consenso di coloro cui appartiene il diritto d'autore, ma con l'obbligo di farne preventiva dichiarazione alla prefettura, e di pacare agli aventi diritto il premio del 5 % sul prezzo lordo di ogni esemplare, moltiplicato per il numero degli esemplari tirati. Durante il corso dei primi 10 anni dopo la pubblicazione di un'opera, oltre il diritto di riproduzione, si ha pure la esclusiva facoltà di farne o di permetterne la traduzione. I diritti guarentiti dalla legge si possono alienare o trasmettere in tutti i modi legali, e quindi sono in molti casi ceduti dagli autori agli editori; ma il permesso indeterminato di pubblicare un lavoro inedito o di riprodurre un'opera pubblicata non porta con sé l'alienazione indefinita del diritto di riproduzione. Identici diritti di riproduzione riservata si godono, per assimilazione, dai rispettivi autori sulle letture, conferenze, improvvisazioni orali; sulle produzioni drammatiche, musicali e coreografiche adatte a pubblico spettacolo; sui disegui, sui quadri, sulle statue e altre opere artistiche. Il diritto esclusivo di far rappresentare o eseguire un'opera drammatica, musicale e coreografica, dura nell'autore e nei suoi aventi diritto 80 anni dal giorno della prima rappresentazione: e finché esso dura, nessuno può far rappresentare l'opera stessa se non esibisce alla prefettura il permesso scritto dell'autore o di chi per lui. Il diritto esclusivo di riprodurre un'opera d'arte con l'incisione o con altro procedimento è assimilato al diritto di traduzione delle opere letterarie, e come questo dura 10 anni. La pubblicazione abusiva, o un esempio curiosissimo, proprio relativo I LQ , ©
a (fante, che succeduto nel secolo sa- f1]) Mrebbe sembrato rivelazijìic e miracolo; c Tb Io i l
narrato dal Bocjcaccio sarebbcjstato giudi- J^ 1
cato nè più nfc meno che coinè una farijiloina. ~rrr ,-
Fortunatamentc^sono^yivi^are'cchi^te- C 0 A Astimoni, perch£ altrimenti non ,vi'cmrao ^ è> fa.
certamente osato
1' aned-
doto! lGi& 1' Alighieri stesso c'insegna che — U *
sempre a quol ver c,o ha faccia di menzogna
(però che senza colpa fa vorgo^na!
dee l'uom chiuder lo labbra qimnt'ei photc.) -
Nell'antica e ui,iida cappella <Ti Brac-fciforte, primajdel 1865, dormiva frajji ca-
I talctti e le barelle ivi riposte, il custode ideila Confraternita della ^Mercede, detto [grillo, al quale le soverchie libazioni prò-curavano spesso lunghi e forti sonni.^ Cln Ravenna molti,ricordano e ricordilo eh' e'fiiKlicaro\nn fsoicval angolo d(l£^a Cappella, ov'^i} era una port,a murata, e raccontare un kmS^odi cui ridevano e si può ridere anco™ 'Uiantunque stranezza del jfcaso che avvenne poi lo abbia fatto "jjjjrmin (fi H * I*
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iramente mirabile. Ei narrava dunque dL aver visto sognando ipliOM HRAI uscire dai
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Vedi Inanimati Tb Io Bocjcaccio Alighieri Ti Brac-fciforte Confraternita Mercede Cln Ravenna Klicaro Cappella Uiantunque
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