Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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sciare o appena accennare, che avrebbero meritato più largo svolgimento; gli stretti limiti impostimi e la tirannia dello spazio non mi han consentito che accenni rapidi e sommari sulle quistioni più importanti.
Spero ad ogni modo che il lettore anche da questi accenni avrà potuto comprendere l'importanza della novella industria così simpatica e moderna, in cui la scienza dà la mano all'arte per procurarci sempre nuovi godimenti e soddisfazioni artistiche: se egli si sarà interessato dell'argomento, potrà approfondirlo nelle opere che ho avuto cura di citare a piè di pagina: mi piace conchiu-
dere colle parole che scriveva al proposito il sommo Goethe:
14 Dell'importanza delle arti figurative non si può meglio persuadersi che pensando come per quest'istruzione si procacci all'uomo un bello e nobile allargamento di diletto nel mondo dei sensi: gli si apra tutto il mondo delle forme e dei colori: si dia vita ad un godimento novello, siano suscitate le più liete idee, perchè così egli impara a conoscere la bella materia, ad osservarla, amarla e goderla. „
Ing. Fiorentino Clèmenzo. Napoli, 25 maggio 1903.
corriere femminile (igiene della pelle)
Tutti desiderano di esser belli; a tutti dispiace d invecchiare, anco in apparenza; quindi non è da biasimarsi un uomo, e tairto meno una donna, se coltiva l'arte della bellezza.
L'organo del tatto è la pelle: questa, però non ha la medesima sensibilità su tutti i punti del nostro corpo. Alla pelle si deve conservare le sue preziose qualità, e quando è ben curata, essa è suscettibile del più bel lucido che si possa immaginare. Le donne dell'antica Grecia e di Roma erano ammirabili per la trasparenza e lo splendore della pelle del loro volto; ma è da osservarsi che i sistemi generalmente adottati per abbellirla, ammorbidirla, mantenerle la freschezza e la lucentezza, dar colorito alla carnagione, toglier le grinze e i peli vani, fanno parte della numerosa classe dei cosmetici, e non tutti i cosmetici sono da adottarsi*: bisogna aprir bene gli occhi prima di impiastricciarsi il viso con sostanze che possono ostruire i pori della pelle e impedirne la traspirazione!
Gli igienisti proscrivono, generalmente, tutti i cosmetici, e raccomandano di usare soltanto acqua e sapone: molti medici, perchè varie composizioni sono inutili o dannose,
hanno concluso che l'acqua sola era la miglior cosa da usarsi, ma io che ho fatto esperienza — lo confesso ingenuamente — del Latte an-tefel co o Latte Candès per conservare la bellezza del volto, oso raccomandarlo volentieri, perchè è uno di quei preparati che possiede delle eccellenti qualità, tutte innocue, confermate da osservazioni mediche, e consacrato da un'esperienza di oltre cinquantanni (questo preparato data dall'anno 1849). L'azione di questo liquido non sorpassa gli strati superficiali della pelle, la preserva contro le alterazioni prodotte da un cambiamento brusco di temperatura o da altre cause accidentali: conserva la purezza e la lucidità della carnagione, mantiene la cute chiara, liscia, ben tirata; ed è infine la più sana e la più utile delle acque da toeletta.
Il Latte antefelico s'impiega in lozioni a dose benigna o a dose stimolante, secondo le alterazioni che si vogliono prevenire o correggere.
Seguire scrupolosissimamente le indicazioni sulla maniera di servirsene, dovendosi il latte Candès, impiegare in modo diverso secondo i casi. G. C.
( Vedi in fine del volume sulla copertina.)
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