Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di

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      E iu Francia, mentre si combatte mia guerra generosa e a tutt'oltranza contro la tubercolosi, come del resto in ogni paese civile, mentre una sottoscrizione iniziata dal Figaro permette di creare a Bligny nn sana-torium per gli adulti, ecco che luminosa e grande ci appare la figura di Soeur Candide dell' ordine di San Vincenzo, che da anni ha creato a Ormesson l'opera dei fanciulli tubercolosi.
      Il presidente della Repubblica ha decorato colla Legion d'Onore il petto di questa donna modesta e valorosa; ma certo più degli onori che le sono resi, più dell'omaggio di chi sa tutto quanto essa ha compiuto, è dolce al suo cuore l'aver salvato tanti poveri fanciulli, condannati, senza di lei, ad una vita di lento martirio e ad una morte immatura.
      Anche in Italia la carriera medica comincia ad attrarre le donne e già a Roma ed a Firenze, a Bologna ed a Torino abbiamo dottoresse, che praticano liberamente e sono assistenti negli Ospedali pubblici.
      A Roma la dottoressa Montessori si fece nota per gli studi speciali sui deficienti e l'Ita-
      lia ricorda le conferenze con cui ossa ha eccf» tato ad occuparsi di tanti piccoli infelici, attratta ancora più a quegli studi dalla conoscenza di una modesta pioniera della lotta umanitaria prò idiotis, la signorina Segatelli, che a Milano apostolicamente compie il suo ministero d'amore fra i bimbi cretini, o poco meno, riuscendo ad operare veri miracoli di lento ma sicuro sviluppo intellettuale e morale. Cristina Segatelli può andare davvero orgogliosa d'essere stata prima fra tutti in Italia a provvedere ai piccoli diseredati dell' intelletto.
      A Milano le dottoresse Moretti Foggia, Emma Modena, e Linita Beretta, prime fra tutte hanno iniziato la carriera medica, curando donne e bambini. La dottoressa Linita Beretta, ultima venuta, dall'Università di Bologna giungeva a Milano altera di una doppia laurea : di lettere e medicina.
      Auguriamoci che anche in Italia le medichesse possano vincere diffidenze inveterate compiendo il loro ufficio non amore sapiente, a sollievo in ispecie della parte più debole dell'umanità.
      LA DONNA BENEFICA - SALONIHo sentito alcune vecchie signore, paladine ad oltranza del tempo passato, lamentarsi perchè non esistono più le geniali riunioni ove si parla del più e del meno, mentre l'ago e l'uncinetto seguono un elegante disegno.
      Voi potrete con me constatare, e certo già lo avete compreso visitando le frequenti esposizioni femminili a scopo di beneficenza, come la donna non abbia per nulla rinunciato al così detto lavoro donnesco; noi vedremo ora che, se la donna non ha più cosi frequenti convegni famigliari, se non esistono più quei celebri salotti, ove lo spirito era attrazione di centinaia di persone, gli è che la vita moderna ha subito profondi mutamenti.
      Ci si rinniva in passato al solo scopo di trovarci, di ingannare il tempo, di discorrere e sentir chiacchierare, e questo lo fanno ancora le signore che possono e vogliono permettersi il lusso di indugiarsi in cose semplicemente simpatiche o frivole; ma in massima il tempo è divenuto troppo prezioso perchè la donna che pensa o che lavora possa concederselo senza rimpianti. I gusti dell'oggi si sono modificati : noi ci interessiamo maggiormente alla vita che ci si agita d'attorno...; ben più di quanto facessero le nostre avole noi sentiamo il bisogno di riunirci, ma per combattere in prò di un'idea.
      Già in America fin dai tempi del periodo coloniale si videro le donne prender parte attiva alla vita del popolo, senza rinunciare ai dolci compiti della famiglia e della casa, e durante le guerre dell'Indipendenza, simpatiche, geniali figure di donne sorgere e rendere cara la Casa Bianca, come Dolly Madison ed altre, che rivelano la loro anima femminea colla protezione dei poveri e degli schiavi.... i quali dovranno poi la loro libertà alla penna di una donna: Enrichetta Beecher Stowe.
      E simpatica, anzi dirò suggestiva, ci ap-
      Sanonetta al Latte
      SOCIALI - SOCIETÀ FEMMINILIpare la figura di Margaret Fuller. che per la prima riunisce intorno a sè le donne di Boston, coll'intento di accrescere in esse l'amore alla cultura intellettuale ed alla formazione del .carattere. E crea, si può dire, il club femminile (1832-33), non con intenti politici o semplicemente mondani, ma mettendo come principale quesito le missioni che la donna potrà compiere in questo mondo.' E così nelle riunioni intellettuali frequentate daThoreau, daHawthorne, dai Channing ed altri, ella porta la sua parola viva, e conquista l'amicizia profonda di Emerson, il grande pensatore In cui s'incarna tutta la grandezza morale e intellettuale d'America. Margaret Fuller ci dà l'esempio di una tale forza d'abnegazione e di bont:ì, da divenire consiglio e guida morale di una grande famiglia d'amici, madre e maestra ai fratelli ed alle sorelle, figlia amorosa e infermiera e dei genitori e dell'ava!... e sapendosi conquistare più tardi in Europa l'ammirazione sincera di Wordsworth e di Carlyle e Dickens e Thackeray e Mazzini, che nel IS46 era pure in Londra.
      Non ho potuto non soffermarmi un istante sull'immagine di questa donna insigne, che l'Italia soprattutto dovrebbe conoscere: l'Italia ch'essa ha amato come sua seconda patria fin dal 1847, quando In Roma è divenuta segretamente moglie del marchese Ossoli: l'Italia per cui ella ha pagine sublimi d'entusiasmo nel suo giornale, chè essa è a Roma nel 1848; e nel 1849 dopo l'assedio assiste commossa e fremente alla partenza di Garibaldi con le sue truppe, divenendo poi la benedizione dei malati e dei feriti all'Ospedale dei Fate Bene Fratelli.
      Il movimento femminile d'intelligenza e di cuore incominciato in America, fu ben presto seguito in Inghilterra; e, se a capo dell'eletta schiera di donne benefiche noi abbiamo la defunta Regina Vittoria, vediamo più tardi gareggiare con lei in bontà gece-
      liente. Sconto del 50% al possessori dell'Almanacco
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Almanacco Italiano 1904 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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