Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
- 833 -
Resta alla volontà ed alla perizia della lavoratrice di fare fiori col punto sulla rete o formarli colla fettuccina, applicandoli poi sul leggiero tessuto.
Nulla può sorpassare in bellezza questa modernissima fra le trine, specialmente se si lavora il punto con esattezza. Appunto del Cluny diamo qui un semplice e bellissimo disegno.
Un'altra maniera di usufruire delle fet-tuccine come mezzo di eleganti decorazioni è quello di prendere del moire in tinte pallide,
Goletto a disegno floreale presentato al Salon di Parigi del 1903.
meglio verde oliva o rosso antico — bellissimo il giallo — e disegnarvi profili di fiori dai larghi pètali, come tulipani o papaveri, coi loro ricchi fogliami e sul disegno correre coll'ago e la fettucuina, fissandone accuratamente angoli e ravvolgimenti.
Col filo bianco voi formate poi, a seconda delle parti chiare o in ombra, varie sfumature di punti e date risalto a certi fiori con fili d'oro o con minuto cordoncino dorato, bronzeo o d'argento, che a sua volta segue 1 graziosi contorni.
E le trine dipinte non le avete mai ammirate? E a voi, che usate il pennello con rara maestria, non piacque mai di dare risalto coi colori al fiore, al frutto disegnato dalla tela di un merletto più o meno fine? Pure io non parlo soltanto a chi è abile nella pittura, bensì vorrei incoraggiare molte di voi a tentare la pittura sulla trina; certi bordi, ad esempio, di tende con fiori e foglie intcssute su fondi molto trasparenti, si prestano ad essere dipinte usando colori ad olio, con pochissima acqua ragia, perchè non si spanda la tinta. È sopratutto necessario di fare un'accurata scelta nella policromia dei colori, tanto più che il trasparente necessario a foderare la trina dovrà accordarsi nell'intonazione.
Il punto a navicella, detto frivolité, ha ritrovato molte seguaci; è lavoro facile, paziente e che può avere molte applicazioni, per bordi, per angoli di fazzoletto, per risvolti di camiciette, e di cui a Roma ed a Milano si videro esemplari bellissimi.
Ricordo qui a voi quanto si parlò, anni sono, della mirabile coperta destinata dalla poetica Sovrana Carmen Sylva, ai battesimi dei principi rumeni, che formò l'ammirazione di tutte le cultrici dell'arte del ricamo.
I bordi, a punto frivolité, di seta bianca. Inquadrano un trapunto delicatissimo interamente eseguito all'ago, col centro formato dalla frase rumena: Nani, nani, bobocel! elio vuol dire: Nanna, nanna, boccino di fiore! n Intorno rami di palma, simboli di pace ; fiori di edelweiss evocano l'idea di elevatezza e purità, ramoscelli di lauro circondano una croce, segno d'eroismo.
La frivolité viene lavorata con fili speciali; ora poi, dalle creatrici di cose belle, viene pure fatta con fili dorati e in sete a varie tinte.
All'Esposizione u Pro Emi gratis „ tenutasi nella Villa Reale dt Milano da un gruppo di nobili e buone signore ed a cui donne d'ogni parte d'Italia concorsero con lavori d'ogni genere a prò dei poveri emigranti, fu molto facile di apprezzare la genialità e il gusto é il valore artistico' delle nostre fanciulle e delle donne italiane, anche in lavori applicati all'industria.
Quante belle pergamene dipinte, che meravigliosi messali imitanti l'antico, che meraviglia di paraventi e di ventagli dipinti, ricamati, incrostati di pagliuzze e di perle INoi ci siamo soffermati ammirati davanti a tanti e così preziosi esempi di pazienza, di abilità nel lavoro femminile di signore e signorine d'ogni grado sociale, e ci siamo compiaciuti di sentire molti competenti studiosi d'arte dichiarare apertamente, che certe splendide riproduzioni di lavori antichi, certi disegni scovati nei musei o nelle sacr stie ed applicati a coperte da letto o copri-piano-forte, erano così lavorati da appagare anche il più minuzioso ricercatore di stile.
Ammiratissime appunto per squisitezza di lavoro e per la copia autentica di antichi disegni furono le portiere in velluto a riporti della signora Annetta Sessa Fumagalli, ch'ella portava qui dalla sua Villa quattrocentesca di Cremeiia Brianza e graziosamente originali certi minuscoli lavori imitanti il mosaico a colore, che la signora Marsura di Milano presenta montati in spille e in orecchini, e di cui ella stessa fu l'inventrice.
Mara Antelling vi accennava lo scorso anno in queste pagine come le donne eccellessero altresì nei lavori di pelle bulinata; invero si ammirano mobili deliziosamente rivestiti di queste pelli, su cui gufoni e chimare sembrano sbalzare dal cnoio, e su cui sovente una magica spruzzatura d'oro nel fondo rende più vivi i centrasti.
Ma un altro genere di lavoro non diffi Cile, non lungo e che pure va affermandosi con applicazioni originalissime, è la pirografia. Nessuno ignora di quanto effetto è questa pittura a fuoco sul legno, sul cuoio, sul cartone, tanto più quando i colori a olio vengono in suo aiuto. Ebbene, procuratevi qualche quadratello di fustagno rasato o di velluto, disegnatevi qualche bel ramo di fiori o qualche ornato non volgare, eppoi pirografatene 1 contorni, e colla punta di platinoGII olii d'oliva della Casa P. Sasso e F.< di Ooeglla sono gli unici perfetti.
| |
Cluny Salon Parigi Roma Milano Sovrana Carmen Sylva Nani Nanna Esposizione Pro Emi Villa Reale Milano Italia Annetta Sessa Fumagalli Villa Cremeiia Brianza Marsura Milano Antelling Cile Casa P Sasso Ooeglla
|