Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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sate stil tessuto le ombre con lievi punteggiature o brevi tratti di linea: vi assicuro che ne avrete degli effetti insperati, vi potrete vantare di produrre facilmente qualcosa di veramente bello ed artistico. Volendo si potrà aggiungere vivezza alla pirografia, col dare maggior luce al fiore lanciando qualche punto di seta intonata, e lasciando, non lavorata, la parte più oscura.
Appunto alla Mostra Pro Emigratis, piacquero molto i cuscini su velluto pirografato della signora Pellegrino Silvestrini, e le tavolette coi ritratti dei Duchi di Savoia delle contesse Galli della Loggia di Torino, ed ebbero fortuna, per una vendita senza confronti, una quantità di cassettine rotonde da cappelli, in legno bianco, pirografate a colori da Donna Teresa Mannati Vigoni.
Né posso tacervi, giacché ho evocato i saloni della Villa Reale di Milano, certe pitture su pergamena: squisite miniature di pendoni di frutta su cornicine di varie grandezze, lavoro paziente e apprezzato della signora Maria Rizzi di Ravezza, e una quantità di bellissimi arazzi....
E nominando gli arazzi, ecco che mi si para dinanzi una grande sala, ove molte fanciulle, sotto la direzione della signora Adelaide Bellazzi Biraghi, curve sui telai, compiono vere meraviglie, col ristaurare gli antichi arazzi IHo visto vecchi tessuti sbiaditi, sdrusciti, discesi da soffitte, ove erano stati dimenticati, e in cui a malapena si scorgeva il disegno. Erano ninfe.... e dame e amorini mutilati.... o feriti dolorosamente. Si diceva fossero arazzi di valore.... vidi un Durer, splendido certo un tempo, ma ridotto in così misero stato da crederlo poco mentì di un cencio. Ma quando li rividi.... a lavoro compiuto, rimasi ammirata come per un prodigio : le membra mancanti erano ritìomparse, le ferite rimarginate non lasciavano più alcuna traccia: i punti consumati e sciupati erano stati diligentemente rifatti. Ma l'apparenza antica, vecchia austera, i toni sbiaditi delle tinte erano perfettamente conservati: pareva insomma che quello fosse, piuttosto che un lavoro di dita pazienti e abili, il prodigio della bacchetta magica di una bnona fata.
Nelle sale della fotografia della u Pro Emigratis „ come in molte altre esposizioni, noi troviamo la donna competere coli'uomo nell'arte della fotografia. E diciamo arte, perchè in verità essa lo è divenuta, facendo ormai dimenticare, per la sua pittoricità, l'uso dei mezzi meccanici e chimici e per il cachet individuale che essa può acquistare.
In America molte signore si segnalano alla nostra attenzione per la fotografia di genere.
Miss Virginia Prall di Washington ha ritratta u Una vergine alla Croce „ che l'ha resa celebre ad un tratto fra le dilettanti della Kodak, insieme con una Madre e Bambino che si direbbero riproduzioni di lavori di grandi maestri.
Miss Kasebier, essa pure americana, ha ritratti meravigliosi per tonalità, che li fanno rassomigliare ad acque forti, effetto del resto che la signorina Udina Ganzini di Milano pure è riuscita ad ottenere. La signorina Gan-
Bellezza del viso coir uso del LATTE ANTEFELKnella 4» pagina delle
zinl conosce l'arte della fotografia at massimo grado: ella sa ottenere efficacissime scenette di bambini, da riprodursi nelle cartoline oggigiorno così ricercate; e nel campo infinito della fotografia pittoresca di paesaggio, ha trovato il segreto di rendere le sue fotografie degne d'essere chiamate veri quadri.
In America, in Inghilterra soprattutto molte signore e signorine hanno raggiunto introiti non comuni lavorando ad illustrare giornali e libri per mezzo della fotografia, unendo alla tecnica perfetta un'idealità che rende il lavoro attraente per la donna.
Nel frequentare le esposizioni di pittura, non sono più rari come un tempo i quadri dovuti al pennello di una donna.
È specialmente in Francia che il movimento artistico femminile si è accentuato ed al Salon dello scorso 1903 molte artiste furono ammirate pei loro ritratti di donna, Louise Abbema e la Breslau e la Guyon, e non ultima Juana Romani, la nostra artista italiana, dagli occhi luminosi; Juana Romani, che dipinge i bambini con tenerezza appassionata, rivelandosi nel ritratto di M.lu Luynnes, artista veramente finissima.
Ricercando le cause di questa fioritura artistica femminile, noi troviamo che ciò si deve specialmente all'esistenza di quelle Ac-
M.m# Beacbt-Sobkl-Juliìn già alunna, ora direttrice dell'Académie JuJian.
cademie libere private, nelle quali la donna può dare impulso alle sue tendenze artistiche originali, senza dover sopportare gli sguardi, qualche volta indiscreti, dei suoi compagni.
Prototipi di queste Scuole, sono l'Art Studente League di New York e l'Académie Julian di Parigi, ove insegnano Bougueran e Lefebvre e Jean Paul Laurene e Fleurez e
0 0 Latte Candès. ( Vedere il modo di tervireenecoperta del volume).
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