Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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fronto con quelli orientali; nò secondi ad essi l tappeti di Pescocostanzo, del quali si sono potuti ammirare alcuni esemplari preziosissimi all'Esposizione di lavoro femminile nazionale, in Roma. Veramente, questa primissima fra le industrie abruzzesi meriterebbe di venire richiamata in vita. Il segreto della sua tecnica è sul punto di perdersi, perchè in mano di una sola donna del luogo, grave di età; onde è a sperarsi che le signore le quali tanto fecero perchè i rari esemplari venissero alla luce, si adoperino ora attivamente a procurare allieve all' unica maestra. Ma purtroppo è invece a temersi che essi emigrino in un qualche museo straniero; anzi che restare tra noi, trovare degno posto in un museo industriale regionale e servire di guida allo sviluppo dell'industria stessa.
tessuti che vengono ad esse spediti a questo scopo da Trapani; in Calabria tessono coperte, molto belle e caratteristiche.
E già che sono a parlare di tessuti, non dimenticherò di notare quelli ohe, sempre nelle Calabrie, le contadine fanno per uso domestico con fibre di ginestra. Umile, ma forse non sgradito ufficio per quella che amò il poeta,
di tristiLochi e dal mondo abbandonati amante E d'afflitte fortune ognor compagna.
Se dai tessuti si passa a discorrere dei ricami, di questa antichissima fra le industrie femminili itaiiane, troviamo innumerevoli cen-
Fio. 9. — Balza per grembiule eseguita a punto a reticella. Antico lavoro abruzzese.
L'istituzione, in ciascuna più piccola regione d'Italia, di musei industriali nei quali fosse raccolta l'essenza della produzione locale, sarebbe di un'utilità veramente straor-naria.
Il tappeto di cui si è veduta più sopra lari-produzione fotografica (fig. 3), tessuto intorno al 1700, è uno dei più belli nel genere, sia per il colore che per il disegno ; ed è su di esso appunto che pende il tristo destino di partire fra breve per altri lidi: perchè il proprietario vuol disfarsene e non trova compratori in Italia.
Anche a Circello, in provincia di Benevento, esisteva fin dai tempi più remoti una locale industria di tappeti tessuti in lana, a rilievo, su fondo di spago: originalissimi, benché inferiori a quelli abruzzesi. Si deve alla duchessa di Somma il rifiorire dell'interessante industria.
A Monte San Giuliano, in provincia di Trapani, lo donne fanno tappeti con ritagli diabrador
tri nei quali essa fiorisce superbamente; o che si colleghi e derivi dalle tradizioni del paese in cui viene esercitata, o che vi sia stata introdotta per gli sforzi di qualche signora di buona volontà, a fine di porgere un aiuto alle lavoratrici del luogo.
Tale è il caso per la scuola della signorina Amari, a Trespiano presso Firenze; scuola che va di giorno in giorno acquistando importanza e dove si eseguiscono ricami copiati da disegni originali e da campioni di lavori dell'epoca più bella e più pura del Rinascimento (figg. 4 e 5). Perchè s'intitoli u scuola „ non si deve per questo dedurne che le operaie siano obbligate, per compiere il proprio lavoro, a recarsi in un determinato luogo. Per questa, come per altre simili belle iniziative, la parola u scuola „ va intesa nel suo più alto, nel suo vero antico significato. Le allieve sono legate alla maestra da un vincolo puramente morale; scuola è quindi per'esse la viva parola di lei nell'atto d'insegnar loro il segretoRibasso del 50% ai possessori dell'Almanacco Italiano
{Vedi istruzioni nella pagina di Tagliandi).
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