Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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e fa riuscire gradita la carne anche meno saporita. Nello stesso modo si possono preparare in brevissimo tempo altre mostarde, unendo ai soliti ingredienti che ne costituiscono la base, conserve di vari frutti.
Di qualsiasi Mostarda non bisogna abusare, ma ripeto, se preparate bene e adoperate parcamente rendono più graditi i cibi e anche più facilmente digeribili, quindi è utile per le massaie di conoscere le varie e principali preparazioni.
Pasta Margherita. — Fra le specialità che maggiormente onorano l'industria bolognese dei pasticceri, va segnalata la squisita Pasta Margherita, notissima in Italia e all'estero come dolce da tavola e gradita e utile alle persone deboli e convalescenti. Essa appartiene come specialità alla rinomata ditta G. M. Rovinazzi di Bologna, la quale da 40 anni mette ogni cura alla sua buona preparazione e ne fa un esteso e fortunato commercio, meritandosi lodi e particolari onorificenze.
La Pasta Margherita fa parte del genere delle Torte leggere, soffici e nutrienti, le quali per queste loro qualità vengono usate utilmente tanto pei sani, quanto per le persone malate, come la Torta di Savoia, la Maddalena, il Biscotto, ec.
La Pasta Margherita però supera quelle ora nominate per il suo particolare gusto, squisito e delicato che le ha procurato fra* buongustai la rinomanza che da tanto tempo giustamente gode.
Essa pure si può confezionare nelle cucine famigliari senza grande difficoltà, e curandone la preparazione e la cottura con le dovute regole, si ottiene una buona imitazione di quelle che si trovano in vendita dai pasticcieri e delle quali la migliore e più perfetta è quella della ditta G. M. Rovinazzi di Bologna, poiché, come ho detto, questo dolce forma una delle più pregiate specialità della Casa.
Questa pasta, conosciuta col nome gentile di Margherita, oltre i pregi inerenti al sapore alla sua delicatezza e leggerezza, per le sostanze delle quali è composta, riesce nutritiva ed anche facile a conservarsi e per la sua inalterabilità costituisce un genere di facile esportazione e che si presta per un gentile regalo.
Ora che di questa u specialità gastronomica „ ho messo in evidenza i pregi maggiori, consiglio le lettrici di farne uso in famiglia; e per chi non ne conosce le dosi e la preparazione, unisco le seguenti indicazioni con la certezza di buon risultato.
Prendete le seguenti sostanze, modificandone la dose, secondo la grandezza del dolce che desiderate fare:
Farina di patate.... grammi 180
Zucchero a velo........120
Zucchero vainigliato......60
Uova, N. 6
Burro (se credete aggiungerlo, ma non è necessario).....90
Mettete in un catino da cucina i bianchi delle uova e in un altro i rossi, e i primi montateli a parte. Poi al recipiente dove si trovano i rossi unite le due qualità di zucchero e lavorate queste sostanze con mestolo di legno per circa mezz'ora, poi aggiungete le chiare montate ben sode e quindi la farina, che lascierete cadere leggermente da uno staccio, e mescolate adagio, solo quanto è necessario perchè si incorporino le varie sostanze insieme.
Se credete unire anche il burro, scioglietelo prima sul fuoco e aggiungetelo al resto, badando però, dopo unito il burro, di lavorare il meno che si può dette sostanze.
Preparate uno stampo quadrato, oppure una cassetta di carta grossa, ungete di burro quello che avete scelto per l'uso, e spolverizzatelo di zucchero e farina, poi versatevi il composto e mettetelo subito nel forno, osservando la cottura che ha grande importanza per la buona riuscita del dolce.
Sformate la Pasta Margherita quando sarà fredda e spolverizzatela abbondantemente di zucchero in polvere vainigliato, accomodandola cosi nel recipiente dove la desiderate servire.
Torta di Savoia e Savoiardi. - Fra I dolci più in uso e che si utilizzano tanto per sani che per malati, va notata specialmente la Torta di Savoia e i Savoiardi, che si fabbricano colla stessa preparazione. È un dolce che non presenta alcuna difficoltà anche a chi non ha molta pratica in quest'arte; riesce piacevole al gusto, specialmente se accompagnato con creme o conserve, e si presta egregiamente ad essere servito in variati modi.
Notissimi poi sono i Savoiardi i quali, come ho detto, sono formati della stessa pasta della Torta di Savoia, e diversificano solo nella forma. Per la loro leggerezza e pel delicato sapore vengono spesso usati nell'alimentazione degli infermi, i quali, molte volte disgustati dai brodi e dalle medicine, gradiscono e trovano ristoro in questi innocenti biscotti intrisi in qualche igienico e corroborante liquore o in vini generosi. I Savoiardi hanno ancora il vantaggio di conservarsi a lungo, e noto in particolare quelli di Castel San Pietro (provincia dì Bologna) i quali costituiscono una specialità del paese.
Se volete preparare questi dolci, regolatevi nel seguente modo:
Pesate quante uova vi convengono, prendete lo stesso peso di zucchero e la metà di fior di farina. Battete per mezz'ora i torli d'ovo collo zucchero; aggiungetevi gli albumi montati in fiocca, un poco di scorza di limone grattugiata, oppure di zucchero vainigliato e per ultimo a poco a poco la farina. Versate il composto in una teglia unta di burro e infarinata e fate cuocere al forno a moderato calore. Quando questa torta è cotta, spolverizzatela abbondantemente di zucchero a velo e servitela fredda, tanto Intera che tagliata a fette.
DDTM A MTPfìWP Serve a ridonare e conservare alla pelle la LDlila'ililllUrllJ morbidezza, la freschezza e la beltà della prima giovinezza. — Si vende in fiale con elegante astuccio a L. 3, cent. 80 per la spedizione; 3 fiale L. 9 franco di porto. — Deposito generale da MIGONE e C., via Torino, ia • Milano.
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