Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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' arte pi preparare e pi servire il theL'uso del the nelle classi agiate va diffondendosi sempre più anche in Italia, e si può dire che nella maggior parte delle riunioni eleganti di società, e specialmente nei ri-cevimenti invernali, viene gustata questa aromatica e piacevole bevanda.
L'arte di fare il the e di servirlo è necessario che sia bene conosciuta dalle padrone di casa, perchè molte possond essere le circostanze di dover esse sopraintendere alla sua preparazione. Non saranno quindi disutili le notizie e istruzioni che in questo breve capitolo intendo dare in proposito.
Il the che troviamo in commercio, e che ci conforta tanto piacevolmente, è la foglia essiccata, arrotolata e ripiegata in diverse maniere di un bell'arbusto sempreverde, originario e coltivato su larga scala nella China e cioè del Thea chinensis, il cui portamento ricorda il mirto ed appartiene alla famiglia delle Cameliacee, della quale la Camelia è uno splendido rappresentante.
E una pianta che si eleva In altezza da uno a due metri e si divide in molti rami irregolarmente disposti. Le sue foglie ne costituiscono il principale prodotto e sono di un bel verde, maggiormente scuro sopra e pallido sotto, con forme lanceolate o elittiche e molto lucenti.
I fiori sono bianchi, odorosi, con sei pètali, somiglianti a quelli della rosa selvatica: genex-almente disposti aggruppati In numero di tre o quattro all'ascella delle foglie.
I frutti poi sono capsule di color bruno, e contengono un seme, raramente due. La fioritura si prolunga per una gran parte dell'inverno e non è inferiore nell'aspetto alla sua pratica utilità. Un ramoscello di the in fiore (ved. la figura nell'Iniziale del tìtolo) presenta un insieme gentile di naturale ed artistica bellezza per la disposizione e per 1 colori delle foglie, alternati con quelli del fiori.
La coltivazione del the è quasi esclusiva della China e del Giappone ed è per quegli stati uno dei principali prodotti di esportazione. Il the viene però coltivato anche altrove, ma con risultati poco vantaggiosi.
I the di Giava, delle Indie e del Brasile sono giudicati di qualità assai inferiore.
L'uso del the è antichissimo; nella China risale a molti secoli avanti l'Era Cristiana; e, a quanto pare, in Europa venne Importato nel 1600 dagli Olandesi, che avevano rapporti d'affavi colla China e col Giappone. Essi ne fecero un esteso commercio e nel primi tempi non lo compravano con oro o con argento, ma lo cambiavano con le foglie di salvia di cui esageravano ad arte le virtù. Davano una libbra di salvia per due di the, e questo poi alla lor volta vendevano a caro prezzo in patria; ma mentre la salvia venne ben presto «abbandonata dai Chinesi, l'uso del the si diffuse enormemente in Europa e specialmente nei paesi del nord.
Anche al presente, 11 the veramente di buona qualità e ricercato, viene dalla China, ed è in quella regione che si coltiva la pianta, e si preparano le foglie pel commercio in grande quantità.
La coltivazione è semplice : la pianta sorge
0 spontanea o dalle semenze, e produce il primo sviluppo di foglie dopo tre anni. Queste, -raccolte o scelte colla pazienza chinese, vengono torrefatte ed attorcigliate ponendole sopra lastre metalliche riscaldate, poi chiuse in scatole e spedite in commercio. In China la raccolta ha luogo tre volte all'anno: la prima nell'aprile, la seconda al principio dell'estate e la terza verso la metà dell'autunno.
La prima fornisce il the migliore e più delicato (the fiore, the imperiale) che assai di raro si trova in vendita: generalmente rimane pel consumo sul luogo, riservato all'imperatore ed ai dignitari di corte.
L'ultima raccolta è la più scadente di tutte, perchè oltre alla minore attenzione che
1 raccof.'.itori prestano nella scelta delle foglie, qi.este sono maggiormente coriacee e meno i rofumate.
Tutlo il the che si trova in commercio si divide in due grandi categorie: the verde e the nero e queste si suddividono in molte specie. L'accennata distinzione però non ha niente di asso'uto, e la diversità del the verde dal nero è solo basata sopra il vario modo di preparazione. I the verdi si ottengono con una rapida essiccazione delle foglie e riescono più ricchi di essenza e più eccitanti.
I the neri si preparano, invece, con una disseccazione lenta, per cui le foglie si spogliano maggiormente dei loro succhi, divengono brune e meno aromatiche.
La preparazione del the principalmente ne modificai caratteri e gli effetti; il sapore però varia anche a seconda della natura del suolo nel quale si coltivano le piante, dalla loro esposizione, dall'epoca delia raccolta della foglia, dalla strada che percorrono ed ancora da altre circostanze di minore importanza.
Alle moltissime qualità di the che si trovano in commercio vengono appunto dal Chi-
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