Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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gomento delle falsificazioni del the, perchè ritengo siano interessanti le notizie in proposito a chi deve di sovente fare acquisti di un genere che è venduto a caro prezzo, e che è bersagliato dalla perniciosa e tanto estesa industria dei falsificatori.
11 the va facilmente soggetto ad alterarsi e, oltre sceglierlo di buona qualità e provenienza, è necessario specialmente per chi ne acquista in grande quantità, di usare ogni cura per la sua conservazione.
Il the ha un soavissimo profumo, ma è volatile e quindi non deve essere esposto all'aria ed alla luce; conservatelo perciò in vasi chiusi, se non volete che perda il suo arema. Convengono specialmente per quest'uso scatole foderate internamente di stagno e vasi di porcellana ermeticamente chiusi ; in recipienti di vetro potrebbe alterarsi per l'azione della luce, e perdere il suo colore. Il the si impregna facilmente degli odori anche più deboli: non mettetelo quindi a contatto con sostanze odorose anche se gi-adevoli, perchè esso perderebbe sempre del suo profumo caratteristico e delizioso. Non saranno mai troppe le vostre precauzioni a questo riguardo, e anche per il the che usate abitualmente, vi consiglio di tenerlo sempre nello stesso vaso, il quale finisce per impregnarsi dei principii aromatici più delicati. È pure buona regola, adoprando la prima volta un recipiente pel the, di aromatizzarlo con un iut'nsp della stessa sostanza, e quindi asciugarlo bene.
Il tempo contribuisce all'alterazione del the ; troppo vecchio perde sapore e profumo, e appena preparato manca delle sue buone qualità ed è acre e amaro. Generalmente i Chinesi fanno uso soltanto di quello almeno di un anno.
Il the, come il vino di Bordeaux, guadagna ad essere trasportato per mare, ben inteso in buone condizioni. Pare che i lunghi viaggi per terra abbiano effetto analogo, e questa sarà una delle ragioni per cui i the di cara vana o the russi sono tanto pregiati.
Le cure e le precauzioni che ho brevemente accennato per la conservazione del the non sembreranno disutili alle signore e in genere alle persone che usano e tengono nel meritato conto la deliziosa bevanda chi-nese. Ma non da tutti essa è gradita e pregiata, e da alcuni è considerata non più di un infuso medicinale.
11 the però conta molti estimatori in ogni lnogo e può considerarsi la bevanda più cosmopolita. In alcuni paesi mettono a profitto anche altre piante le quali hanno caratteri ed effetti ad essa somiglianti, e costituiscono con questi loro prodotti i surrogati del the. Secondo i diversi paesi vengono usati surrogati speciali: così a Sumatra si servono delle foglie del caffi; nell'America del Sud e nel Paraguay adoperano quelle del mate, che chiamano the mate o del Paraguay; pure nell'America meridionale, e specialmente nel l'erù e nella Bolivia, le foglie di Coca; nelBrasile e nel bacino delle Amazzoni e in tutta la parte più tropicale dell'America i semi del guaranà.
Con questi surrogati del the si ottengono bevande piacevoli e con effetti somiglianti a quelli che produce la foglia chinese: essi si trovano anche in commercio, ma hanno importanza notevole solo nei luoghi di produ-zione, essendo quasi esclusivamente locale il loro consumo.
L'infusione che si ottiene con le foglie del the appartiene alle bevande aromatiche: è un ottimo alimento nervoso, risveglia l'intelligenza, rallegra l'animo, produce la veglia e ha effetti molto somiglianti a quelli del calìe. Fino a un certo punto queste due bevande possono sostituirsi l'una con l'altra, ed anche esaminandole chimicamente si trovano composte di elementi di simile valore
11 the (come il cafiè che ha la caffeina', contiene un principio attivo chiamato teina che varia nelle diverse qualità. Ha pure un olio essenziale giallastro al quale devesi il suo profumo e particolare sapore, e inoltre tannino, albumina ed altre sostanze di minore entità.
Il the di buona qualità dà un infuso di color giallo dorato, limpido, molto aromatico, e, preso con moderazione e non troppo forte, riesce ugualmente favorevole alle funzioni di due organi importantissimi e che hanno fra di loro una stretta relazione: lo stomaco e il cervello. È un ottimo eccitante, specialmente per le persone che devono dedicarsi lungamente a lavori mentali, e può considerarsi uno del migliori alleati di tutti i grandi lavoratori, che ne ricavano maggior energia per raggiungere buoni risultati.
A chi deve attendere per molte ore della giornata ad occupazioni intellettuali, consiglio di usare il the a colazione, in sostituzione del vino, prendendone una tazza ben preparata alla fine del pasto. La mente resterà più disposta al lavoro, l'attività sarà ravvivata in tutte le sne manifestazioui e non si avranno a lamentare gli effetti che generalmente produce il vino, bevuto in certa quantità a colazione.
Ma anche del the non bisogna abusare, è anzi necessario segnile i consigli dell' igiene la quale indica a chi e in quali condizioni è più conveniente. Il suo uso conviene agli adulti e ai giovani più che ai fanciulli e ai vecchi, ed è maggiormente utile d'inverno e nel paesi freddi.
Ove si beva troppo the si determina una irritazione nervosa che si manifesta per mezzo dell'insonnia, con una sensazione generale d'irrequietezza e con tremito nelle membra; possono derivare pure accidenti convulsivi, una fastidiosa oppressione e sensazione di angoscia nella regione del cuore. L'olio volatile del the produce mal di capo e giunge fino allo stordimento; il verde, che contiene più olio volatile del uero, cagiona perciò co-tali effetti in modo più accentuato, e devonoarricciolinamigone
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