Almanacco Italiano 1904 (parte seconda) di
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carni à jonrs. A un terzo circa dell'altezza dall'orlo della tavola al suo lembo, porta un bellissimo nastro di seta colorata, che s'infila in lunghi occhielli fatti con cotone da ricamo, e si annoda in ricchissimi fiocchi ai quattro angoli della tavola. Naturalmente 1 tovaglio-lini che fanno parte di questo finimento sono fatti dello stesso tessuto della tovaglia, ma vi si omette il nastro. Questo elegante ornamento di seta deve essere d'un sol colore come rosa o celeste; è bene cercare di armonizzarlo col colore del servizio di terraglia e degli accessorii che per utilità e ornamento la moda consiglia, come portafiori, piccoli paralumi delle lampade, ec. I piatti, e le altre terraglie pel buffet del the, ripeto, devono essere da dessert, e ve ne sono d'ogni genere e bellissimi. Molto graziosi sono i piccoli piatti di porcellana fina e trasparente, decorati con filetto dorato, oppure con minuti gruppi di fiori, rose, violette, foglie, ec.
Le posate da dessert che servono anche pel servizio del the, sono ora uno sfoggio di eleganza e d'arte; specialmente quelle d'argento brunito col manico artisticamente lavorato, costituiscono oggetti veramente preziosi.
La signora che desidera offrire il the ai suoi ospiti deve, secondo l'importanza del ricevimento, fare preparale i semplici tavolini da the con tutto il necessario per servire la bevanda, oppure fare imbandire un piccolo buffet a questo scopo: in quest'ultimo caso le riusciranno utili anche alcuni piccoli tavolini leggeri sui quali posare o tazze o piatti di crostini, di biscotti, ec.
Il the lo deve preparare la signora stessa o la signorina di casa, secondo il sistema inglese che è quello generalmente adottato, e deve mettervi ogni cura perchè la bevanda riesca aromatica e piacevole.
La preparazione del the è semplice, ma non sempre vengono messi in opera i mezzi che l'arte consiglia per la sua buona riuscita; credo quindi utile di non tralasciare qualche consiglio su questo proposito. Procuratevi il the di buona qualità e, come dissi, meglio riesce usando un misto di varie specie e colore. Con metà Soncliang e con metà Pekoe si ottiene una bevanda deliziosa. Tenete pronta acqua pura e bollente nella bouilloire, buon latte nella lattiera e zucchero purissimo, perchè non guasti con estranei odori o sapori il delicato profumo del the. Un cucchiaino colmo è dose sufficiente per una tazza comune: gettatelo nella theiera che avrete prima riscaldata con acqua a bollore, e versategli sopra tanta acqua bollente che lo ricopra. Dopo cinque o sei minuti, quando la foglia avrà avuto campo di svolgersi, versate il resto dell'acqua pure caldissima, e dopo due o tre minuti l'infusione è pronta.
Non bisogna lasciar troppo la foglia In con-
tatto dell'acqua, perchè sciogliendosi l'acido tannico la bevanda acquista sapore amarognolo ed astringente. Con le theiere-boulloires si estrae dal the maggior profumo. Per mantenere caldo il liquido si usa tenere sul recipiente uno speciale copritelo che si fa di tessuto elegante e ornato di ricami. Si può prendere anche semplicemente l'infuso di the, ma generalmente si usa unirvi, oltre allo zucchero, latte o panna.
La bevanda per cortesia deve versarla la signora o la signorina, ma si lascierà la libertà agli invitati di mischiarvi del latte, del Marsala, del rhum, del succo di limone, ec., secondo i gusti e le abitudini. Oltre al the si servono dei biscotti o altre paste adatto dolci o salate, delle fette di pane al burro, dei s'ind-wiclies, uova al guscio, carni fredde, e fra 1 vini fini e 1 liquori, preferibilmente Marsala e Bordeaux, vhum e cognac. I cibi e le bevande da unire al the valleranno secondo i gusti e l'importanza delle conversazioni.
Quest'uso esotico si è tanto divulgato anche da noi nelle classi signorili, da richiedere di essere ben conosciuto dalle padrone di casa per poter veramente dire di sapere offrire il the.
Oltre ad essere una bevanda di moda e gradita alla generalità delle persone, ha il vantaggio che si presta ad essere utilmente unita a molte altre sostanze.
Ho già parlato nei capitoli precedenti dei vari ricevimenti e di quelli nei quaii più co-munèmente si usa servire il the, e cioè nei matinées, tanto in casa che in giardino, nei five o'clock teas e nei ricevimenti di sera, tanto famigliari che di lusso. Non credo quindi opportuno di ripetere quanto ho detto nelle pagine precedenti. E termino questo capitolo raccomandando l'uso della intellettuale bevanda chinese e ripetendo le parole sapienti di un illustre scrittore che ne formano il più ambito elogio. Il Mantegazza così si esprime:
Molte cose buone e belle furon fatte e pensate per merito del the; molte ore di noia, di tristezza, di apatia, di inerzia furon cancellate dal libro nero della vita per opera della profumata fogliolina chinese. Ch'essa sia benedetta, cento volte benedetta; perchè* nel mondo degli alimenti nervosi, uno dei posti più alti ad essa spetta. „
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STAGIONE io GIUGNO — 1» OTTOBRE medico-direttobeDr. L. C. EURGONZIO
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